. Termine filosofico, significante in generale tutto ciò che non ha bisogno, per essere conosciuto, di fondarsi sull'esperienza, non dipendendone, ma anzi costituendo un presupposto essenziale per la stessa [...] di affermazione) e aposteriorità dei secondi, Kant si pose il problema della possibilità di giudizîsinteticiapriori. E poté risolverlo in base a tutta la sua costruzione gnoseologica, per cui, riconosciute nell'atto dell'esperienza le attività ...
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Filosofo (Königsberg 1724 - ivi 1804). Di genitori pietisti, K. ricevette, specie dalla madre, una severa educazione etico-religiosa: frequentò il Collegium Fridericianum, diretto dal pastore F. A. Schultz, [...] tentativi e oscillazioni, assume la sua forma definitiva e rigorosamente logica: "come sono possibili giudizîsinteticiapriori?".
La Kritik der reinen Vernunft introduce questo nuovo concetto, accantonando la tradizionale opposizione di analitico ...
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Insieme delle scienze che studiano in modo ipotetico-deduttivo entità astratte come i numeri e le misure: la m. pura studia i problemi matematici indipendentemente dalla loro utilizzazione pratica; alla [...] la possibilità della m. come scienza sulla base delle intuizioni apriori dello spazio e del tempo, entro le quali soltanto sarebbero possibili i giudizisinteticiapriori della geometria e dell’aritmetica. La concezione kantiana, attribuendo ...
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Le ricerche per sapere quando fu sostituito il nome di filosofo e quindi filosofia al termine sofo (o sofista) e sofia, hanno un interesse puramente filologico, poiché quel che importa alla filosofia è [...] si può avere fuori dell'esperienza sensibile, e allora i giudizisinteticiapriori costituiranno la "forma" dei giudizîsintetici. Noi possiamo dubitare del valore di ognuno dei nostri giudizî per la sua materia, ma non possiamo percepire alcuna ...
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POINCARÉ, Jules-Henri
Fabio CONFORTO
Goffredo COPPOLA
Guido CALOGERO
Nato a Nancy (Meurthe-et-Moselle) il 29 aprile 1854 e morto a Parigi il 17 luglio 1912, cugino di Raymond (v.), fu tra i più grandi [...] matematica non è basata totalmente sulla logica formale, ma al suo reale progresso concorrono dei giudizîsinteticiapriori. Egli scorgeva uno di questi giudizîapriori nel principio d'induzione completa (passaggio da n ad n +1) dell'aritmetica (v ...
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Significa, per Aristotele, ragionamento con cui si stabilisce la verità di una proposizione o di un ordine di proposizioni, in modo necessario (v. apodissi). Per ciò il ragionamento deve procedere sul [...] della geometria e della fisica pura (meccanica razionale e suo prolungamento) giudizîsinteticiapriori, che ineriscono alle forme dell'intuizione, soggiacente a ogni esperienza possibile. Tuttavia la giustificazione kantiana di tali principî, cui ...
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RELATIVITÀ
Christian Moller
Tullio Regge
Eugenio Garin
Relatività di Christian Møller
sommario: 1. Introduzione e panorama storico: a) il principio di relatività speciale. Sistemi inerziali; b) relatività [...] avere. Per cadere nelle sue mani è sufficiente concedergli l'esistenza di giudizisinteticiapriori; per poter essere d'accordo con lui, dovrei attenuare questo ‛apriori' in ‛convenzionali', ma anche così non andrebbe bene nei particolari. Tuttavia ...
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La seconda rivoluzione scientifica: introduzione. Filosofia e pratica matematica
Umberto Bottazzini
Filosofia e pratica matematica
Quando si parla di 'seconda rivoluzione' scientifica si pensa di solito [...] il nucleo teorico del suo lavoro.
Per Poincaré, al contrario, il principio di induzione ha natura di giudiziosinteticoapriori come affermava Kant. È 'irriducibile alla logica' e, anzi, offre l'esempio più convincente dell'impraticabilità delle ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il pensiero di Kant si pone come cerniera tra due secoli, non solo nel senso che cerca [...] dall’esperienza.
Ma che cosa garantisce che i nostri giudizisinteticia posteriori siano validi? Questa garanzia è data dalla possibilità di giudizisinteticiapriori.
Esempi di tale giudizio sono le proposizioni “tutto ciò che accade ha la ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Claudio Fiocchi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Contro le previsioni kantiane, logica formale e psicologia hanno fiorenti sviluppi nell’Ottocento. [...] ha come “oggetto” i giudizisinteticiapriori, di cui consta il conoscere, ma di questo suo “contenuto” essa giudica necessariamente a posteriori. Non può esserci una conoscenza del tutto apriori dell’apriori: da qualche parte un riferimento ...
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a priori
‹a priòri› locuz. lat. mediev. («da ciò che [logicamente] è prima»). – Termine della filosofia (opposto al termine a posteriori), usato, con valore avv. o aggettivale, in riferimento ad argomentazioni, affermazioni, giudizî non ricavati...
giudizio
giudìzio (ant. giudìcio, iudìcio) s. m. [dal lat. iudicium, der. di iudex -dĭcis «giudice»]. – 1. a. L’attività logica del giudice, consistente nell’applicare le norme di legge al fatto da lui accertato: g. di fatto, se le questioni...