Filosofo (Königsberg 1724 - ivi 1804). Di genitori pietisti, K. ricevette, specie dalla madre, una severa educazione etico-religiosa: frequentò il Collegium Fridericianum, diretto dal pastore F. A. Schultz, [...] , dunque passiva (la sensibilità), e una facoltà spontanea e attiva (l'intelletto). Affiora inoltre un'altra fondamentale posizione del pensiero kantiano: la distinzione cioè tra ciò che è oggetto della nostra esperienza (fenomeno) e ciò che è per sé ...
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KANT, Hermann
Luigi Quattrocchi
Scrittore tedesco, nato ad Amburgo il 14 giugno 1926. Trasferitosi per scelta politica a Berlino Est, fu presidente dell'Associazione degli scrittori della Repubblica [...] , nel cui seno, al limite fra saggistica e narrativa, si colloca la poco felice Die Summe. Eine Begebenheit (1988).
Bibl.: A. Chiarloni, H. Kant. Die Aula e Das Impressum, in Studi tedeschi, 1973, pp. 145-74; Th. Langenbruch, Dialectical humor in H ...
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Kant, Immanuel
I. Kant
1724
Nasce a Königsberg in Prussia
1740
Entra all’univ. di Königsberg
1755-70
(cd. periodo precritico) Pubblica numerosi testi (anche scientifici), che risentono dell’influenza [...] di Leibniz, Newton e Wolff
1770
Diviene prof. ordinario dell’univ. di Königsberg. Pubblica la dissertazione La forma e i principi del mondo sensibile e del mondo intelligibile e fa del problema critico ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il pensiero di Kant si pone come cerniera tra due secoli, non solo nel senso che cerca [...] in modo sicuro, e tracciare i confini oltre i quali il nostro intelletto non possa affermare nulla. Ma, una volta stabiliti questi confini, Kant non dice affatto che, di quello che sta al di là di essi, non si può parlare, o che in proposito non si ...
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Scrittore tedesco (Amburgo 1926 - Neustrelitz 2016). Di famiglia operaia, si trasferì per scelta ideologica nella Repubblica Democratica Tedesca dove, dal 1978 al 1989, fu presidente dell'associazione scrittori. Destò vivo interesse col primo, e migliore, dei suoi romanzi, Die Aula (1965), che costituisce uno dei più efficaci contributi all'interpretazione dell'immediato dopoguerra e del successivo ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Carla Casagrande
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il dibattito sul criticismo di Kant sviluppatosi nell’ultimo decennio del XVIII secolo [...] discussione sui presupposti del criticismo, che ha luogo nella Dottrina della scienza di Fichte e nella meditazione sulla filosofia pratica di Kant. Qui l’oggetto è il rapporto tra la legge morale, pura e non legata a moventi sensibili, e la volontà ...
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schematismo
In Kant l’espressione s. trascendentale o s. dei concetti puri dell’intelletto, indica, nella Critica della ragion pura (➔), l’uso da parte dell’intelletto, ai fini della conoscenza, degli [...] mai essere assunti sotto di esse se non intervenisse un quid medium dotato di una certa affinità con entrambe le sfere. Kant risolve il problema individuando nel tempo l’elemento di «mediazione», la forma generale degli schemi; il tempo infatti è ...
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. Come termine specifico di logica, la contraddizione è il rapporto vigente tra un'affermazione e una negazione di egual soggetto e di egual predicato. In questa antitesi, vero essendo un termine, l'altro [...] nella formula noetica di Aristotele. Di origine analoga, infine, anche la formula del principio quale si presenta specificamente in Kant, con l'asserzione che "a nessuna cosa conviene un predicato, che le contraddica": formula che, resa esplicita, si ...
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regolativo
Aggettivo (ted. regulativ) usato da Kant per denotare l’uso delle idee della ragione (idee dell’anima, del mondo, di Dio) in contrapposizione a quello «costitutivo» (ted. konstitutiv) delle [...] categorie dell’intelletto. Le idee della ragione possono servire esclusivamente a indirizzare l’intelletto, facendo sì che i concetti dell’intelletto tendano verso forme di unità sempre più comprensive. ...
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riflettente/determinante, giudizio
Distinzione introdotta da Kant, nella Critica del giudizio (1790), con l’intento di distinguere due modalità fondamentali del giudizio, in quanto facoltà di pensare [...] il particolare come contenuto nell’universale. Nel caso del giudizio d., tale facoltà opera sussumendo il molteplice in base a un concetto già dato, ciò che avviene esemplarmente nei giudizi sintetici ...
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kantiano
agg. – 1. Relativo al filosofo ted. Immanuel Kant (1724-1804), alle sue dottrine, ai suoi principî e indirizzi: gli scritti k.; la morale k.; il metodo kantiano. 2. Fautore, seguace, continuatore o studioso di Kant e delle sue dottrine:...
postkantiano
agg. [comp. di post- e del nome del filosofo ted. I. Kant (v. kantiano)]. – Che è posteriore alla filosofia, alle dottrine e ai principî di Kant: filosofia, critica p.; come sost., filosofo che, venuto poco dopo Kant, ne continua...