Il catasto e anche il complesso dei beni posseduti, il patrimonio individuale o familiare sottoponibile a imposta. A partire dalla fine del 18° sec. si parla di voto censitario (o democrazia censitaria) [...] il passaggio a una classe inferiore, e dalla fine del 4° sec. avevano il compito di completare il senato (lectiosenatus) e di rimuoverne gli indegni. Avevano inoltre importanti compiti nella gestione dei beni dello Stato e delle opere pubbliche. La ...
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SENATO
Plinio FRACCARO
Pier Silverio LEICHT
Francesco ROVELLI
. Il Senato Romano. - I tre elementi originarî dello stato romano sono il re, il consiglio degli anziani (senatus) e l'assemblea popolare. [...] andava da un lustrum censorio a un altro e altre garanzie dipendenti dalle forme che i censori dovevano osservare nella lectiosenatus (v. più avanti). Che cosa significasse ex omni ordine non è chiaro e potrebbe darsi che Appio Claudio, quando fece ...
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Era il nome di due magistrati creati periodicamente in Roma con l'esclusiva missione di compiere il census populi (v. censimento). Il nome deriva da censere ed esprime il carattere soggettivo e arbitrario, [...] verso il 312 a. C., tolse ai consoli il completamento del senato affidandolo ai censori. Questa operazione si diceva lectiosenatus e consisteva nella revisione della lista anteriore del senato, tralasciando quei senatori che si ritenevano indegni di ...
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. Si chiamano così numerose leggi romane.
La prima, del 104 a. C., è una legge monetaria, e si chiama de victoriato in base alle parole di Plinio (Nat. Hist., XXXIII, 46): qui nunc victoriatus appellatur [...] 12. la lex de censoria notione, abrogata sei anni dopo dalla lex Caecilia e diretta ad impedire che i censori nella lectiosenatus ricusassero d'inscrivere gli ex-magistrati i quali, formalmente accusati innanzi a loro, non fossero stati da entrambi ...
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Nato circa la metà del sec. IV a. C., rivesti intorno al 310 la censura ancora prima del consolato. Come censore è famoso per aver costruito il primo acquedotto romano, quello dell'acqua Appia, e la prima [...] una società che fino allora aveva messo in condizione privilegiata i proprietarî, patrizî o plebei che fossero. Anche nella sua lectiosenatus C., giusta lo spirito della sua riforma, introdusse uomini nuovi e figli di liberti. Ma se la sua riforma ...
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(lat. Ovinia lex) Legge comiziale romana che attribuì ai censori la lectiosenatus, il diritto di redigere la lista dei senatori (prerogativa fino allora dei consoli), e stabilì che la scelta avvenisse [...] egualmente tra patrizi e plebei. Fu proposta da un tribuno Ovinio alla fine del 4° sec. a.C., dopo l’ammissione dei plebei alla censura (319) ...
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Le più antiche leggi che vanno sotto questo nome sono le leges datae da P. Cornelio Scipione Africano nel 204 a. C. in Sicilia; fra esse Cicerone (In Verr., II, 50) ricorda quella de seiratu Agrigentinorum [...] la Cornelia Baebia (Liv., XL, 19) proposta dai consoli ex auctoritate senatus nel 181 a. C. e la Cornelia Fulvia (Liv., Epit., l'ammissione degli ex-questori in Senato, si rese inutile la lectio censoria (Tac., Ann., XI, 22). Un frammento, scoperto a ...
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Costantino e il Senato romano
Rita Lizzi Testa
Costantino, il Senato di Roma e la sua aristocrazia
Sull’alta asta a forma di croce che Costantino ordinò di erigere nel Foro accanto alla sua statua colossale, [...] rivestite da uomini di estrazione senatoria, e mediante lectio straordinaria di persone meritevoli – sia dal ceto poi. Infatti, almeno una testimonianza epigrafica di adlectus petitu senatus inter consulares risale al 325-32649 e da un’orazione ...
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