Termine introdotto dal filosofo C. Morris (pragmatics) per indicare quella parte della semiotica che studia i segni in relazione ai loro utenti, e quindi al contesto e al comportamento segnico e linguistico [...] di ricerche che cercano di definire il significato in rapporto alle convenzioni culturali e sociali che regolano la comunicazione linguistica, o, anche, alle intenzioni e alle credenze dei parlanti. Esempi di questo tipo di ricerche possono essere ...
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TIPOLOGIA LINGUISTICA
Alberto M. Mioni
. La t. l. studia le diversità e le similarità tra le lingue al fine di classificarle in "tipi" distinti, caratterizzati da un insieme di omologie formali o sostanziali.
Gli [...] ), ecc. L'estensione degl'interessi della t. l. alla diacronia (i mutamenti linguistici sarebbero tipologicamente solidali tra loro) e alla pragmaticalinguistica (inserimento della t. delle lingue nel più ampio quadro della t. del linguaggio ...
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L’inclusione dell’onomastica (ovvero l’insieme dei nomi propri di un sistema linguistico e, al contempo, la scienza specialistica che se ne occupa) all’interno di un volume nel quale si parla di identità [...] con il passare del tempo, i quali tendono a svuotare il significato linguistico originale e a prevalere su di esso (Raimondi 2012, pp. 11-16).
Sotto il profilo pragmatico, invece, è rilevante notare che l’atto di ‘nominazione’ (cioè l’imposizione ...
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Traduzione
Sergio Marroni
(App. V, v, p. 533)
La traduzione letteraria
Se si sottopone a un approfondito esame l'idea, per molto tempo assai diffusa, che il tradurre consista nel 'trasporto' del significato [...] nella tradizione dell'ermeneutica e nei rami recenti della linguistica, le cui acquisizioni sono più rilevanti per la t.: linguistica testuale, linguisticapragmatica, sociolinguistica, nuove correnti della semantica riconducibili al vasto campo ...
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Per focalizzazione si intende l’insieme di fenomeni che consentono di mettere una porzione di enunciato in maggiore evidenza di altre. Gli enunciati infatti non solo trasmettono informazioni, ma spesso [...] 27-90.
Cresti, Emanuela (1992a), Le unità d’informazione e la teoria degli atti linguistici, in La linguisticapragmatica. Atti del XXIV congresso della Società di Linguistica Italiana (Milano, 4-6 settembre 1990), a cura di G. Gobber, Roma, Bulzoni ...
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Etnometodologia
Pier Paolo Giglioli
Definizione del termine
Il termine 'etnometodologia' è stato coniato da un sociologo americano, Harold Garfinkel, per designare una teoria dell'azione sociale ispirata [...] esso si pone oggi come un punto d'incontro tra diverse discipline interessate al comportamento linguistico: linguistica, pragmatica, psicologia sociale, sociologia, antropologia, scienze cognitive; dall'altro, ha elaborato un approccio e uno stile ...
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L’espressione lingua parlata identifica un insieme di caratteristiche strutturali e funzionali che si manifestano primariamente, ma non in modo esclusivo, quando si usa la lingua attraverso il canale fonico-uditivo [...] , Amsterdam - Philadelphia, Benjamins, pp. 59-115.
Gobber, Giovanni (a cura di) (1992), La linguisticapragmatica. Atti del XXIV congresso della Società di Linguistica Italiana (Milano, 4-6 settembre 1990), Roma, Bulzoni.
Halliday, Michael A.K. (1985 ...
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Gli insulti sono parole ed espressioni cui si ricorre entro atti linguistici destinati a colpire e offendere l’interlocutore. Nel conflitto verbale, in cui rappresentano normalmente un punto di massima [...] Dardano, Maurizio, Giovanardi, Claudio & Palermo, Massimo (1992), Pragmatica dell’ingiuria nell’italiano antico, in La linguisticapragmatica. Atti del XXIV congresso della Società di Linguistica Italiana (Milano, 4-6 settembre 1990), a cura di G ...
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tipologia Suddivisione, distribuzione e classificazione di una molteplicità di individui, oggetti, fatti, elementi e fattori, omogenei o similari, in gruppi caratterizzati dall’appartenenza a determinati [...] teoriche a priori. L’estensione degli interessi della t. linguistica alla diacronia (i mutamenti linguistici sarebbero tipologicamente solidali tra loro) e alla pragmaticalinguistica (inserimento della t. delle lingue nel più ampio quadro della ...
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Il problema della c., nei suoi fondamenti teorici, è venuto assumendo nuova importanza, in rapporto sia alla crisi del tradizionale concetto di Stato, sia ai processi di globalizzazione. Come notava Z. [...] non più di soli corpi ma soprattutto di voci linguisticamente articolate; non caratterizzata dall'organicità, ma dalla comunicazione lo si fonda "sulla dimostrazione trascendental-pragmatica dei presupposti universali e necessari dell'argomentazione. ...
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pragmatico
pragmàtico (non com. prammàtico) agg. [dal lat. pragmatĭcus, gr. πραγματικός «attinente ai fatti», der. di πρᾶγμα -ατος «cosa, fatto»] (pl. m. -ci). – 1. Che riguarda prevalentemente l’attività pratica, l’azione; caratterizzato...
pragmatica2
pragmàtica2 s. f. [dall’ingl. pragmatics, der. dell’agg. pragmatic «pragmatico»]. – Nella filosofia contemporanea, branca della semiotica (scienza dei segni) che comprende l’insieme delle ricerche aventi per oggetto la relazione...