Mistico e poeta persiano (Maihana, Khorāsān, 967 - ivi 1049). Nella mistica musulmana, rappresenta la corrente panteistica persiana del sufismo; in poesia, è uno dei primi autori di quartine (rubā'iyyāt) [...] allegoriche, ove le effusioni mistiche sono presentate sotto immagini erotiche e bacchiche ...
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Scrittore (Norimberga 1800 - Würzburg 1875). Dedito agli studî religiosi, combatté il cristianesimo in nome di una panteistica religione dell'avvenire (Philosophie, Religion und Altertum, 1833; Die Religion [...] des neuen Weltalters, 1849), ma finì per riconciliarsi con esso (Meine Konversion, 1859). Continuando la tradizione di Goethe, Rückert e Platen, fu pregevolissimo traduttore del poeta persiano Ḥāfiẓ ...
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Monaco monofisita di lingua siriaca (n. Edessa fine sec. 5º). Influenzato dalle dottrine origeniste, sviluppò una concezione panteistica dell'universo di ispirazione neoplatonica. La sua dottrina suscitò [...] molto scalpore in Edessa, che dovette quindi lasciare. Delle sue opere (soprattutto esegetiche e teologiche) rimane il cosiddetto Libro di Ieroteo ...
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Movimento religioso di tipo sincretistico, in cui confluiscono forme spirituali, terapeutiche e politiche alternative, basate su una concezione della natura intesa come essere vivente e su una religiosità [...] tendenzialmente panteistica. La sua origine risalirebbe al 1962, quando in Scozia fu fondata la ‘Comunità-giardino di Findhorn’, ma iniziò a diffondersi a livello internazionale a partire dagli USA negli anni 1970. Non dotato di un’organizzazione ...
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Filosofo medievale, della cui vita ben poco si sa: anche il suo soprannome "de Dinant" non risulta se si riferisca al Belgio o alla Bretagna. Appartiene alla scuola panteistica del sec. XIII, e s'avvicina [...] sono perdute.
I suoi seguaci (davidisti) ne diffusero sullo scorcio del sec. XII e all'inizio del XIII i principî panteistici, con scritti in lingua volgare, e giunsero a conseguenze mostruose, p. es., circa l'Incarnazione e l'Eucaristia. Il sinodo ...
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STEFANO bar Ṣūdhaylē
Giuseppe FURLANI
Nativo di Edessa, fu monaco monofisita di lingua siriaca, contemporaneo di Giacomo di Serūgh e di Filosseno, del sec. VI d. C. Passato a studiare in Egitto, vi [...] avere per autore Ieroteo, il supposto maestro di Dionigi Areopagita. St. ha scritto anche inni che espongono la sua dottrina panteistica.
Bibl.: A. L. Frothingham, St. bar S., the Syrian mystic and the Book of Hierotheos, Leida 1886; G. Furlani ...
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Scrittore giapponese (Tokyo 1923 - ivi 1996). Per volere della madre fu battezzato e questa scelta costituì uno degli elementi fondamentali della sua attività di saggista e narratore, tesa a individuare [...] possibile conciliazione tra la religione cattolica, rigidamente monoteistica, e la spiritualità giapponese, permeata da una visione panteistica del mondo.Dopo alcuni saggi (Kamigami to kami "Dei e Dio"; Katorikku sakka "Scrittori cattolici", entrambi ...
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Lirico danese (Langebaekgaard 1864 - Copenaghen 1943). Pubblicò poche raccolte di versi che sono tuttavia tra le più apprezzate della letteratura danese fra le due guerre (Mos og Muld "Muschio e terra", [...] 1917; Aebletid "La stagione delle mele", 1920; Spredte blade "Foglie sperse", 1942; Et minde "Un ricordo", 1943) per l'intuizione panteistica della vita in toni di eccezionale intensità ritmica e dialogica. ...
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SOCINI, Lelio e Fausto
Delio CANTIMORI
Erano rispettivamente figlio e nipote del giurista Mariano. Per la storia del movimento riformatore italiano essi hanno poca importanza. Ma grande ne hanno come [...] razionalistico, e come organizzatori dottrinali dei motivi ereticali di origine anabattistica, spiritualistica, umanistica, ebraicistica, panteistica, che pullularono durante il sec. XVI e dai quali, appunto attraverso la sistemazione dei due ...
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IBN SAB‛ĪN, Quṭb ad-dīn Abū Muḥammad ‛Abd al-Ḥaqq ibn Ibrāhīm ibn Muḥammad ibn Naṣr
Michelangelo Guidi
Filosofo e mistico musulmano di Spagna, nato a Murcia nel 668 èg. (1216-1217 d. C.), morto, si [...] per suicidio, alla Mecca nel 668 o 669 (1270 o 1271 d. C.). Considerato da molti come eretico per la tendenza panteistica del suo sistema filosofico-mistico, è noto in Occidente per le risposte alle tesi filosofiche proposte (o che si dicono proposte ...
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panteista
s. m. e f. [dall’ingl. pantheist (comp. del gr. πᾶν «tutto» e ϑεός «dio»), termine coniato nel 1705 dal teologo irland. J. Toland] (pl. m. -i). – Seguace del panteismo. Anche agg., con il sign. di panteistico.
panteistico
panteìstico agg. [der. di panteismo, panteista] (pl. m. -ci). – Che concerne il panteismo o ha carattere di panteismo: concezioni p.; corrente, tendenza p.; religione p.; un amore p. della natura. ◆ Avv. panteisticaménte, secondo...