CASTELLI, Pietro
Augusto De Ferrari
Nacque a Roma tra il 1570 e il 1575 da Francesco e Diana de Giorgi. Compì gli studi di medicina nel Collegio della Sapienza sotto maestri insigni come Andrea Bacci [...] per lo studio delle piante medicinali, Marsilio Cagnati per la medicina teorica e A. Cesalpino, giunto a Roma nel 1592, per la medicina pratica e la botanica. Profonda fu l’orma che l’insegnamento del ...
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Operazione con la quale si riconduce una molteplicità di oggetti a un certo numero di tipi gerarchicamente ordinati, per potersi orientare tra di essi conoscendone la dipendenza reciproca. Essenziale al [...] da alcuni botanici eminenti (Federico Cesi e PietroCastelli in Italia, Morison, Ray, Hermann, Berhaave prima dei corpi inorganici comprendenti i gas, gli aloidi, i sali, le pietre e i metalli; e la seconda dei corpi organici distinti in resine, ...
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VINO (XXXV, p. 388; App. II, 11, p. 1115; App. III, 11, p. 1097)
Pier Giovanni Garoglio
Marco Trimani
Marco Trimani
Raccolta meccanica delle uve. - I progressi dell'industria enologica sono stati di [...] ; Trebbiano di Romagna; Trebbianino Val di Trebbia; Colli Bolognesi Monte S. PietroCastelli Medioevali o Colli Bolognesi Monte S. Pietro o Colli Bolognesi dei Castelli Medioevali (nei tipi: Barbera Colli Bolognesi ecc.; Merlot Colli Bolognesi ecc ...
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Storia della scienza. - Nel tracciare la storia degli studî botanici, conviene distinguere, per l'antichità e il Medioevo e anche per i primi tempi dell'età moderna, tra le conoscenze botaniche di carattere [...] notevolissime per la modernità dei concetti; Silvio (padre Paolo) Boccone (1633-1704); Giacomo Zanoni (1615-1682); Tobia Aldini; PietroCastelli (morto nel 1657); G. B. Ferrari (1584-1655); G. Battista Triumfetti (1656-1708), che diede un. grande ...
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MALPIGHI, Marcello
Pietro Capparoni
Biologo e medico, nato il 10 marzo 1628 nella villa di Ronchi presso Crevalcuore nel Bolognese, morto a Roma il 30 novembre 1694. Perduti da ragazzo i genitori, già [...] , accettò la cattedra offertagli, dietro suggerimento di A. Borelli, dall'università di Messina (1662) dopo la morte di PietroCastelli. Ma anche in questo Ateneo il suo carattere un poco suscettibile gli fece vedere persecuzioni e gelosie, tanto che ...
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Borromini, Francesco
Fabrizio Di Marco
Il grande innovatore dell'architettura barocca
Considerato il più innovatore tra gli architetti del barocco romano, sperimentò forme e spazi nuovi contrapponendosi [...] Figlio d'arte
Figlio dell'architetto Giovanni Domenico Castelli, Francesco Borromini nacque nel 1599 a Bissone, soprannome di famiglia. Maderno lo fece lavorare come intagliatore di pietre a S. Pietro, in Palazzo Barberini e nella chiesa di S. Andrea ...
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SCILLA, Agostino
Luigi Hyerace
– Nacque a Messina il 10 agosto 1629 (Susinno, 1724, 1960, p. 234). Pittore, scienziato naturalista, collezionista di monete e di disegni, nel suo Autoritratto (Boston, [...] e Settanta, Scilla strinse rapporti di amicizia e di stima, fondamentali per la sua formazione scientifica, con PietroCastelli, Giovan Alfonso Borelli, Marcello Malpighi e Carlo Fracassati, tutti professori nell’Ateneo peloritano e tutti galileiani ...
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ZACCHIA, Paolo
Silvia De Renzi
Luca Tonetti
– Nacque a Roma nel 1584 (o 1585) da Tommaso e da Giacoma Boncompagni (Mandosio, 1682, p. 102; per la paternità, cfr. testamento, in Archivio di Stato di [...] , b. 50, c. 136v) e, insieme a Giovanni Manelfi, fu incaricato di riesaminare l’antidotario a cui stava lavorando PietroCastelli (c. 139, 25 maggio 1631). Nel 1632 Zacchia fu nominato promotore (c. 142v). Ricoprì invece la carica di protomedico ...
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SEVERINO, Marco Aurelio. –
Oreste Trabucco
Nacque a Tarsia, presso Cosenza, il 2 novembre 1580 dal giurisperito Giovan Giacomo e da Beatrice Oranges.
Precocemente orfano di padre, furono la madre e [...] una nuova edizione aumentata, fu tempestivamente acclamata da influenti voci contemporanee: da Johan Rhode a Padova, da PietroCastelli e Paolo Zacchia a Roma. A Napoli un letterato di primo rilievo come Giulio Cesare Capaccio così celebrava ...
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COLONNA, Fabio
Augusto De Ferrari
Nacque a Napoli nel 1567, da Girolamo, di un ramo napoletano della nobile famiglia romana discendente da Giovanni figlio del cardinale Pompeo e da Artemisia Frangipane.
Il [...] le cure di M. A. Severino.
Le notizie sugli ultimi suoi anni sono piuttosto scarse: si sa solo di una polemica con PietroCastelli nel 1625, a proposito dell'Aro egizio, che però non ebbe seguito.
Amico e corrispondente dei più alti ingegni del suo ...
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quod non fecerunt Barbari, Barbarini fecerunt
〈... fečèrunt bàrbari ...〉 (lat. «ciò che non fecero i barbari, l’hanno fatto i Barberini»). – Nota pasquinata (di cui sembra sia stato autore il mantovano Carlo Castelli) scritta contro il papa...
guelfo
guèlfo agg. e s. m. [dal nome proprio Guelfo, ted. Welf, del capostipite, e poi di alcuni duchi, della casa di Baviera]. – 1. agg. e s. m. (f. -a) Nel medioevo, in Germania, relativo o appartenente al partito che sosteneva la casa di...