PROTAGORA (Πρωταγόρασ, Protagoras)
L. Guerrini
Iniziatore e massimo rappresentante dell'antica sofistica. Originario di Abdera, fiorì ad Atene all'incirca nella metà del V sec. (nella Olimpiade lxxxiv, [...] riferisce Apollodoro).
Conosciamo una sola statua del filosofo. Si tratta della statua di personaggio seduto, giunta a noi purtroppo acefala, appartenente al complesso dell'emiciclo tolemaico di Memfi. ...
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Filosofo greco (n. Abdera tra il 484 e il 481 a. C. - m. fine sec. 5º), il maggiore rappresentante dell'antica sofistica greca. Originario di Abdera, fiorì ad Atene all'incirca nella metà del V secolo. [...] indifferenziati nella formula di P., la cui concezione voleva essere soltanto una generalissima conversione, tipicamente antieleatica, della verità dell'«essere» in quella del «sembrare» (δοκεῖν). Di P. si occupò Platone nel Protagora e nel Teeteto. ...
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Geografo greco (2º-3º sec.), posteriore a Tolomeo e anteriore a Marciano, autore di un'opera in 6 libri (Geometria o Geografia dell'ecumene); l'ultimo prende in esame una serie di notizie paradossografiche. ...
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ZEUSI (Ζεῦξις, Zeuxis, forse abbreviazione di Ζεύξιττος, che è il nome dato dai codici del Protagora di Platone)
Carlo Albizzati
Pittore d'Eraclea, probabilmente quella di Lucania: in tal caso uno degl'Italioti [...] immigrati colà. Era un giovane, verso il 425 a. C., venuto da poco in Atene, e sembra che fosse già morto nel 394, quando Isocrate (Antidosis, 2) lo ricordò in un suo discorso: dovrebbe dunque essere vissuto ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Sofisti
Aldo Brancacci
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’età dei sofisti è caratterizzata dall’emergenza del soggettivismo in campo [...] l’uomo è misura: di quelle che sono, che sono; di quelle che non sono, che non sono” (B 1 DK).
Con questa tesi Protagora rovescia la krisis parmenidea “è-non è”, stabilendo che non sono essere e non-essere misura della realtà-verità di ogni cosa, ma ...
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PRODICO (Πρόδικος, Prodĭcus) di Ceo
Guido Calogero
Sofista greco del secolo V a. C., alquanto più giovane di Protagora, ma tuttavia un po' più anziano di Socrate, che poté dalla tradizione essere considerato [...] nettamente i significati di parole affini, c'informano principalmente alcuni passi di Platone, e in primo luogo il suo Protagora. Si è voluto variamente vedere in tale distinzione di termini un anticipo (o addirittura un superamento ante litteram ...
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Gòrgia di Leontini. - Sofista greco (circa 483 - circa 375 a. C.). Fu il più notevole rappresentante dell'antica sofistica dopo Protagora, e insieme il creatore dell'arte retorica. Convinto che l'uomo [...] che giova alla causa sostenuta dall'oratore: concezione di cui è evidente la parentela col relativismo gnoseologico di Protagora. Di qui la valutazione entusiastica del potere della parola e del λόγος, "grande dominatore, che col più piccolo ...
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Filosofo greco (Atene 428 o 427 a. C. - ivi 348 o 347). Era di famiglia agiata e nobile; la tradizione racconta che gli era stato inizialmente imposto il nome del nonno, Aristocle, e che quello di Πλάτων [...] loro autore. In generale, al periodo giovanile dell'attività platonica appartengono quegli scritti (Apologia di Socrate, Critone, Ione, Protagora, Carmide, Lachete, Liside, Eutifrone, i due Ippia) in cui la personalità di Socrate si riflette in forma ...
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È ricordato da Platone (Protag., 315 a) come uno dei più segnalati scolari di Protagora, e perseverante nello studio per diventare sofista.
Bibl.: E. Zeller, Philos. d. Griech., 5ª ed., I, ii, p. 1070. ...
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Ateniese (metà del 5º sec. a. C.), contemporaneo dell'oratore omonimo con cui fu spesso confuso. Scrisse opere di carattere morale (Sulla verità, in polemica con Protagora; Sulla concordia; Sull'interpretazione [...] dei sogni; Il politico): ne restano frammenti, di cui due notevolissimi, scoperti recentemente su papiro. A. difendeva la tesi dell'uguaglianza degli uomini per natura, della prevalenza del diritto naturale, ...
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sofista
s. m. e f. [dal lat. sophista, gr. σοϕιστής, der. di σοϕίξεσϑαι; v. sofisma] (pl. -i). – 1. Filosofo appartenente alla scuola sofistica presocratica (v. sofistica): Gorgia e Protagora furono i più celebri sofisti. Nelle università...
sofistica
sofìstica s. f. [femm. sostantivato dell’agg. sofistico (cfr. lat. tardo sophistĭce, gr. σοϕιστική, sottint. τέχνη «arte, scienza»)]. – 1. Movimento filosofico, e più ampiamente etico e culturale, affermatosi nella Grecia antica,...