Matematico e filosofo (La Haye-en-Touraine 31 marzo 1596 - Stoccolma 11 febbraio 1650). Nel collegio dei gesuiti di La Flèche, seguì per nove anni (1605-1614) il consueto curriculum delle classi di grammatica, [...] tipo cosmologico, fondato sulla considerazione che solo un essere perfetto può creare esseri dotati di minor perfezione, mediante la provaontologica, per la quale l'idea di esistenza è necessariamente connessa all'idea di Dio, allo stesso modo d'un ...
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Nelle religioni monoteistiche, essere supremo, concepito e spesso adorato universalmente come eterno, creatore e ordinatore dell’Universo. Nelle religioni politeistiche, ciascuno degli esseri venerati [...] di una legge morale suprema e assoluta, e quindi un legislatore (argomento deontologico); c) prove relative al momento teoretico, tra cui il cosiddetto argomento ontologico o a priori, che afferma l’esistenza di D. essere implicita nell’idea di lui ...
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VALORI, Filosofia, dei
Renato LAZZARINI
Vasto movimento filosofico, molti motivi del quale si ritrovano in sistemi noti sotto altri nomi, e che va distinto da una semplice psicologia dei valori. Questa [...] se l'idealità ossia il valore esiste; mentre la prova vien data dalla scelta di uno a preferenza di altri diritto di affermare la verità del dato, verità non solo logica ma ontologica. Infatti il valore viene a identificarsi con l'idea universale, in ...
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KANT, Immanuel
Pantaleo Carabellese
Filosofo tedesco, nato in Königsberg (Prussia orientale) il 22 aprile 1724, quarto tra i nove nati in un ventennio dal matrimonio del sellaio Giovanni Giorgio di [...] egli aveva già data sin dal '63. Né fu molto più profondo in tale confutazione. È noto, per la confutazione della provaontologica, l'esempio della idea dei cento talleri, dalla quale sola è vano e assurdo risalire alla loro effettiva esistenza. L ...
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HEGEL, Georg Wilhelm Friedrich
Enrico de' Negri
Filosofo tedesco, nato il 27 agosto 1770 a Stoccarda, dove suo padre viveva in qualità di funzionario del duca del Württemberg. A Stoccarda frequentò [...] e che è quindi astratta e arbitraria. (Per il rapporto essenza-esistenza e per l'interpretazione hegeliana della provaontologica dell'esistenza di Dio, cfr. Wissenschaft der Logik, libro II, sez. 2a, Die Existenz, ed Encyclopädie, § 51). Anche ...
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Alberto di Bollstädt, che i suoi contemporanei chiamavano Alberto di Colonia, nacque, secondo alcuni, nel 1193, secondo altri, nel 1206 o 1207. Entrò nell'ordine domenicano nel 1223. Dal 1228 al 1245 insegnò [...] albertine. come p. es. la conoscenza umana fondata sulla esperienza sensibile e la conseguente impossibilità della provaontologica dell'esistenza di Dio; l'indimostrabilità della creazione del mondo nel tempo, l'individualità dell'intelletto agente ...
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In senso generale, è lo stato di ogni realtà in quanto è tale; in senso specifico, è lo stato della realtà che può essere oggetto di un'esperienza sensibile. "Esistenza" si distingue con ciò tipicamente [...] . Anselmo considerò l'esistenza come implicita nell'essenza soltanto nell'ens quo nihil maius cogitari potest, traendone la provaontologica dell'esistenza di Dio; e fu seguito dallo Spinoza, che argomentò analogamente nei riguardi della sua assoluta ...
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Termine filosofico usato per la prima volta al principio del 17° sec. da J. Lorhard (1606) e R. Goclenio (1613) e divulgato soprattutto da C. Wolff (1730) per designare la scienza dei caratteri universali [...] di tutte quelle entità i cui nomi possono figurare come valori delle variabili impiegate in una data teoria.
In teologia, la provaontologica (o argomento o.) è il più celebre degli argomenti per dimostrare ‘a priori’ l’esistenza di Dio. La sua prima ...
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La vita. - Per la biografia di Tommaso d'Aquino abbiamo a nostra disposizione fonti narrative più numerose che per altri grandi scolastici, tuttavia, anche nei suoi riguardi, molti punti rimangono oscuri. [...] più risolutamente che i suoi contemporanei l'argomento aprioristico di S. Anselmo (v. ontologico, argomento), persuaso che l'esistenza di Dio deve essere provata dal ragionamento a posteriori, il quale risalga dagli effetti noti ad una causa prima ...
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Fenomenologia
Herman L. Van Breda
di Herman L. Van Breda
Fenomenologia
sommario: 1. Introduzione. 2. Itinerario fenomenologioo di Husserl. 3. La fenomenologia pura di Husserl. 4. La fenomenologia filosofica [...] egli conservò solo ciò che poté servirgli per costruire la propria ontologia. Poco dopo il 1930 lo psicologo svizzero H. Kunz fece che nel corso degli ultimi due decenni hanno dato prova di una maggiore o minore dimestichezza con la fenomenologia ...
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ontologico
ontològico agg. [der. di ontologia] (pl. m. -ci). – 1. Che riguarda la conoscenza dell’essere (nel sign. filosofico della parola), della realtà, dell’oggetto in sé: concezioni o.; analisi ontologica. Con accezione partic., prova...
fisicoteologico
fiṡicoteològico agg. [der. di fisicoteologia; ted. physikotheologisch] (pl. m. -ci). – Prova f., o argomento f.: argomentazione filosofica che dall’osservazione della sconfinata grandezza, varietà, bellezza, armonica connessione...