Sestio, Quinto
Filosofo romano (seconda metà del 1° sec. a.C.) Fondò la Scuola dei Sesti (➔ Sesti, Scuola dei), forse l’unica scuola filosofica antica di ispirazione autenticamente romana. Visse appartato, [...] lontano dalla vita pubblica. Il suo pensiero ci è noto soprattutto attraverso le Epistulae ad Lucilium e il De ira di Seneca ...
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Filosofo romano (seconda metà del 1º sec. a. C.), fondatore della scuola dei Sestî, forse l'unica scuola filosofica antica di ispirazione autenticamente romana. Visse appartato, lontano dalla vita pubblica. ...
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SOZIONE di Alessandria
Guido Calogero
Filosofo greco, vissuto intorno agl'inizî dell'era volgare. Fu uno dei rappresentanti della scuola filosofica cosiddetta dei Sestii, che fiorì a Roma in quel periodo. [...] , da giovane, l'amore dell'astinenza pitagorica dai cibi carnei: gli esponeva i diversi motivi per cui se ne astenevano QuintoSestio (il fondatore della scuola sopra nominata) e Pitagora, l'uno facendo appello soltanto a esigenze di frugalità e di ...
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SESTII, Scuola dei
Guido Calogero
Scuola filosofica, fiorita a Roma, per breve tempo, sul principio dell'era volgare. Il nome le venne dal fondatore, QuintoSestio (nato intorno al 70 a. C.), e dal [...] speciale accentuazione del momento etico, del resto in conformità della generale natura dello stoicismo romano (Q. Sestio aveva lasciato la politica per la filosofia): particolarmente sottolineato era quindi anche il motivo cinizzante dell'adiaforia ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Seneca e lo stoicismo latino
Andrea Piatesi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Seneca è una figura centrale dello stoicismo di età imperiale. [...] e Sozione, della scuola dei Sestii, e lo stoico Attalo. I discepoli di QuintoSestio, fondatore dell’unica scuola rigorismo morale. In comune con la Stoà, la scuola di Sestio presenta anche uno spiccato interesse per la filosofia della natura e ...
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Sesti, Scuola dei
Indirizzo filosofico che prende il nome dal fondatore, QuintoSestio (➔ Sestio, Quinto) e da suo figlio che gli successe, pare, nella direzione della scuola. Di orientamento cinico-stoico, [...] non senza spunti pitagorici e platonico-aristotelici, la S. dei S. si caratterizzò anche per una speciale accentuazione dei motivi etici. Uno dei suoi membri, Sozione di Alessandria, avviò agli studi filosofici ...
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Sesti
Forma italiana corrispondente sia al lat. Sextii, nome di una gens romana di origine plebea, sia al lat. Sestii, nome di un’antica gens di origine patrizia: fin dai tardi tempi della repubblica [...] i due nomi furono spesso scambiati. ● La Scuola dei S., così detta dal nome del fondatore, QuintoSestio, era una scuola filosofica di indirizzo cinico-stoico fiorita a Roma all’inizio dell’era volgare. ...
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Scrittore e oratore latino (Arpino 3 genn. 106 a. C. - Formia 7 dic. 43 a. C.). Nato da agiata famiglia equestre, ebbe a Roma maestri di diritto i due Scevola, l'augure e il pontefice, di filosofia l'accademico [...] (Pro) domo sua ad pontifices, 57; 31. De haruspicum responso, 56; 32. Pro P. Sestio, 56; 33. In P. Vatinium, 56; 34. Pro M. Caelio, 56; 35. De in 2 libri, dialogo fra Cicerone e il fratello Quinto sulla mantica, nel quale C. finisce con il sostenere ...
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Nel culto, l'altare ha una posizione centrale, come mezzo per presentare le offerte alla divinità e, nella religione cristiana, come luogo destinato alla celebrazione della messa. Vero è che in una religione [...] sacer di Fiesole e quella sul Palatino, ricostruita dal pretore Gaio Sestio Calvino nel 129 avanti Cristo o dal figlio in tempi sillani di pietra: può essere sorretto da quattro colonne con una quinta nel mezzo, oppure formato di un solo blocco di ...
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. Le leggi di Roma antica, chiamate agrarie, contengono norme giuridiche emanate dal popolo e regolanti: 1° la nascita, l'esercizio, la fine dei diritti di uso e di possesso attribu, ti a singoli o a comunità [...] o a comunità, lo stato aveva facoltà di esigere il quinto dei frutti degli alberi e il decimo dei frutti del a. C. dai tribuni della plebe C. Licinio Stolone e L. Sestio Laterano; durante otto anni essi non riuscirono a presentarla ai comizî per il ...
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pentecto
pentècto agg. [dal gr. πενϑέκτη (femm. perché concordato con il sottint. σύνοδος «concilio»), comp. di πέντε «cinque» e ἕκτος «sesto»; propr. «quinto-sesto»]. – Nella storia della Chiesa, è stato così chiamato il secondo Concilio...
quark
〈ku̯òok〉 s. ingl. [formato da qu[estion m]ark «punto interrogativo» e fig. «cosa ignota o inconoscibile», e usato come parola di significato indeterminato da J. Joyce nella frase three quarks for Muster Mark del romanzo (1939) Finnegans...