Nella liturgia cristiana, la preparazione alla venuta del Signore (Natale). È l’inizio dell’anno liturgico e nel ritoromano abbraccia un periodo di 4 settimane, cominciando dalla domenica più vicina alla [...] festa di s. Andrea (30 novembre, quindi tra il 27 novembre e il 3 dicembre); nel rito ambrosiano e nella liturgia greca è di 6 settimane. Documentato fin dal 4° sec. d.C., nella sua forma liturgica attuale sembra risalga al tempo di s. Gregorio Magno ...
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Stato dell’Europa meridionale, nella parte sud-occidentale della Penisola Balcanica. Confina a N con il Montenegro, a E con il Kosovo e la Repubblica della Macedonia del Nord, a SE e a S con la Grecia; [...] nell’Illirico. Passata, con la suddivisione definitiva dell’Impero romano, alle dipendenze di Bisanzio, l’Albania fu invasa dai con la concessione di collegi ecclesiastici e vescovati di rito greco.
Butrinto (1992, 1999); centri storici di Berat ...
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Libro liturgico che contiene l’intero ufficio divino, secondo il rito della chiesa latina. Il nome deriverebbe dal foglio o fascicolo posto all’inizio del Salterio e che serviva da indice degli uffici [...] , Prima, Terza, Sesta, Nona, Vespro e Compieta: nomi desunti dall’antica divisione del giorno e della notte secondo il computo romano. Ora il b. è chiamato «Liturgia delle ore» e comprende: l’Ufficio delle letture, Lodi mattutine, Ora media, Vespro e ...
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SPAGNA
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Gi. La.
(España, A. T., 37-38, 39-40, 41-42, 43).
Sommario. - Nome e confini (p. 196); Struttura e morfologia (p. 197); Clima (p. 200); Idrografia (p. 201); Suoli [...] del papato di ricondurre la Spagna a una totale uniformità col resto del mondo cattolico, mediante l'introduzione del ritoromano: che Alessandro II, come legato, riuscì ad attuare abbastanza facilmente in Aragona e in Catalogna, mentre non la poté ...
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Specie di patibolo composto di due legni, uno diritto e uno traverso, su cui si legavano o s'inchiodavano i condannati. Il supplizio della croce, comune specialmente nell'Oriente semitico, come a Cartagine, [...] VII-VIII. Qui è l'origine dell'"adorazione" della croce, che è ancora una delle cerimonie del venerdì santo nel ritoromano; il rito greco finì per perderla in seguito al prevalere di quella della sua terza domenica di quaresima; la conservano i Siri ...
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. Denominazione data ai religiosi che osservano la regola di S. Basilio il Grande, arcivescovo di Cesarea di Cappadocia, considerato, al pari di S. Antonio e di S. Benedetto, come fondatore di uno dei [...] Pietro Menniti implorò invano da Clemente XI il transito in massa di tutti i monasteri rimasti più o meno di rito orientale al ritoromano; la quale idea venne ripresa nel 1746 dal successore del Menniti, il padre Giuseppe Del Pozzo, e messa in ...
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. In liturgia, si dicono cerimonie tutte le azioni (atteggiamenti, movimenti, gesti) fissate dalla chiesa nelle funzioni religiose. Talora si distinguono dai riti; in tal caso cerimonia indica le parti [...] generali (es. sull'apparato dell'altare, il suono dell'organo, ecc.) devono essere seguite da chiunque segue il ritoromano. Ad uso delle chiese parrocchiali povere di clero in Roma Benedetto XIII faceva pubblicare nel 1725 un Cerimoniale ridotto ...
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Una delle tradizionali cinque parti del mondo. Appartiene al continente antico, è congiunta all'Eurasia mediante l'istmo di Suez, oggi attraversato artificialmente dal canale omonimo, ed è considerata [...] e con sopra delle aggiunte a forma di orecchi (un antico tipo romano); nell'Aurès si usa anche l'aratro a uncino con manico e vomere essi si contano poco più di 100.000 cattolici di ritoromano, a cui vanno aggiunti i fedeli dei riti orientali uniti ...
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(Bălgarija; A. T., 16 bis, 81).
Sommario. - Geografia: Il nome, i confini (p. 66); Storia della conoscenza del paese (p. 66); Geologia (p. 66); Morfologia (p. 67); Clima (p. 69); Acque continentali (p. [...] anime; queste cifre hanno subito da quell'epoca un lieve aumento.
Bulgari cattolici di ritoromano. - La Bulgaria conta un certo numero di cattolici di ritoromano. Il nucleo più importante è costituito dai discendenti dei bogomili (v.), detti oggi ...
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Espressione vocale della musica. In quanto espressione totale il canto va considerato libero dalla sintesi a priori "gesto-parola-suono" in cui teorici e artisti, fra i quali il Wagner, hanno cercato il [...] infatti come ancora nel sec. XIX don Prospero Guéranger, abate di Solesmes, combattesse gli avanzi di rito gallicano in nome dell'unità di ritoromano. Tali azioni, se soffocarono il canto gallicano, furono feconde per l'evoluzione della musica e del ...
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romano1
romano1 agg. e s. m. (f. -a) [lat. Romanus]. – 1. a. Di Roma, come città e stato del mondo antico: la storia r.; la repubblica r., l’impero r.; il popolo r., la popolazione r. (v. anche S.P.Q.R.); la civiltà, l’arte r.; la letteratura...
rituale
ritüale agg. e s. m. [dal lat. ritualis, der. di ritus -us «rito»]. – 1. agg. a. Che appartiene al rito, è conforme o si svolge secondo il rito religioso: preghiere, formule r.; linguaggio r.; purificazione r., ecc. Libri r., i libri...