Libro liturgico che contiene l’intero ufficio divino, secondo il rito della chiesa latina. Il nome deriverebbe dal foglio o fascicolo posto all’inizio del Salterio e che serviva da indice degli uffici divini e dei formulari rispettivi.
Le ore canoniche di cui si componeva il b. erano: Mattutino e Lodi, Prima, Terza, Sesta, Nona, Vespro e Compieta: nomi desunti dall’antica divisione del giorno e della notte secondo il computo romano. Ora il b. è chiamato «Liturgia delle ore» e comprende: l’Ufficio delle letture, Lodi mattutine, Ora media, Vespro e Compieta. Consta di diverse parti, disposte con un criterio pratico: il Proprium de tempore o «temporale» (in correlazione a quello del messale); l’«Ordinario» ufficio delle ore canoniche, che si dicono ordinariamente durante l’anno con elementi propri a ogni tempo dell’anno liturgico (Avvento, tempo di Natale ecc.); il Salterio, disposto secondo i giorni della settimana, dalla domenica al sabato; il Proprium Sanctorum o «santorale» che segue il succedersi del calendario ecclesiastico; e infine il Commune Sanctorum, con le parti comuni della dedicazione di una chiesa, della Beata Vergine Maria e degli uffici dei santi, distinti per categoria (apostoli ed evangelisti, martiri, confessori, dottori, vergini, non vergini), oltre a quelle per i defunti. Segue un’appendice contenente cantici e vangeli per celebrazioni vigiliari, intercessioni, inni e altri testi.
I b. manoscritti furono spesso ornati di miniature, che ebbero una sistemazione iconografica propria nel 14° sec., in Francia (b. di Belleville, di Carlo V, Parigi, Bibl. Naz.). Uno degli esemplari più sontuosamente illustrati nello stile della miniatura franco-fiamminga, è il b. Grimani (circa 1510; miniature attribuite ad A. e S. Bening, J. Gossaert, G. Horenbout: dapprima conservato nel Tesoro di S. Marco, nel 1801 passò alla Biblioteca Marciana di Venezia). Famoso monumento della miniatura rinascimentale italiana è il b. di Ercole I d’Este (Matteo da Milano, Tommaso da Modena e anonimo [Modena, Bibl. Estense]), eseguito tra la fine del 15° e l’inizio del 16° secolo. I più antichi b. a stampa furono decorati di xilografie. Una ricca collezione è conservata nella Biblioteca Vaticana.