Poeta e citaredo greco (sec. 7º a. C.), di Antissa nell'isola di Lesbo. Avrebbe vinto, secondo la tradizione, a Sparta la gara musicale aggiunta per la prima volta nel 676 a. C. alle feste Carnee. Fu più musico che poeta: a lui sono attribuite due innovazioni musicali, l'introduzione dell'eptacordo (peraltro già conosciuto dai Cretesi) e il nomo citarodico (ma forse egli lo perfezionò). Della poesia ...
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Poeta lirico greco (fine del sec. 7º a. C.); originario, sembra, di Sardi (in Lidia), visse a Sparta dove continuò una tradizione poetica iniziatavi da Taleta e Terpandro. È il più antico autore di "lirica [...] corale", di cui ci restino frammenti (poco più di un centinaio): uno abbastanza ampio (105 versi di un partenio), in cui tesse in particolare le lodi di due corifee (Agido e Agesìcora), attesta la libertà ...
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NOMO (νόμος, lett. "regola, legge")
F. G.
Forma di composizione lirica greca, eminentemente destinata al canto monodico, con accompagnamento musicale di cetra o di flauto. È certo uno dei più antichi [...] nomo auletico fu Clonas, cui si collegano i tipi elegiaco, comarchio, epicedio e trimele. Abbiamo varî titoli di nomi di Terpandro stesso (a quanto pare in esametri): nomo eolio e beozio, ortio e trocheo, acuto e tetraodo, ecc., derivati dai paesi ...
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scolio Nome che già gli antichi Greci diedero a una forma della poesia melica, il canto conviviale (corale o monodico) con accompagnamento della lira, che i convitati si passavano tra loro ‘obliquamente’, [...] di direzione (da cui, secondo alcuni, l’etimo dal gr. σκολιός «tortuoso, obliquo»). Tradizionalmente l’inventore è considerato Terpandro; ne composero quasi tutti i poeti, da Alceo a Pindaro. Ne derivarono delle raccolte, una delle quali ci è stata ...
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Composizione musicale dell’antica Grecia, di carattere austero, e di una forma lirica (n. citarodico) legata al culto di Apollo (con cui è connessa anche una forma auletica, come il famoso νόμος Πυϑικός [...] la forma lirica consisteva forse in una semplice invocazione del dio (monodica, senza divisione strofica), che introduceva la recitazione di un passo epico. Terpandro (7° sec. a.C.) ne rese più complesso lo schema distribuendolo in sette parti. A ...
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Strumento musicale, a corde, di grandi dimensioni, sostanzialmente costituito da una cassa armonica da cui si ergono due bracci, anch'essi vuoti internamente e quindi sonori, riuniti da un'assicella trasversale. [...] delle figure dipinte sul sarcofago di Hagia Triada. Con ciò non si esclude che in seguito, e forse all'epoca di Terpandro, si siano fatti dei tentativi per accrescere il numero delle corde, e a ciò potrebbero riferirsi gli aneddoti che parlano delle ...
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LESCHE (Λέσχης, Lesches)
Camillo Cessi
Poeta greco, figlio di Eschilino, nativo di Pirra in Lesbo o di Mitilene, comincia a essere ricordato solo dal lesbio Ellanico (fr. 123, Fragm. Hist. Graec., I, [...] (fr. 18, Fragm. Hist. Graec., II, 299) ne vuole determinare persino il tempo, facendolo risalire a tempi anteriori a Terpandro, che considera più giovane di Archiloco. Clemente Alessandrino (Strom., I, 21) lo fa mettere anche in gara con Arctino e ...
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Lo stesso che poesia lirica, nei due distinti significati, di poesia che in origine, presso i Greci, veniva cantata con l’accompagnamento del suono della lira, e di poesia affettiva, nella quale prevale [...] successiva tradizione scolastica distinsero due correnti diverse: la l. (o melica) corale, destinata al canto di un coro (Terpandro, Alcmane, Arione, Ibico, Stesicoro, Simonide di Ceo, Bacchilide, Pindaro), e la l. (o melica) monodica, da cantarsi a ...
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ODE (ᾠδή)
Gino FUNAIOLI
Ferdinando NERI
Antichità classica. - Nel suo vero significato è canto, concomitanza di poesia e di musica, parola e melodia fuse insieme, compagine di parole e d'inflessioni [...] quarta istmica. Il momento orfico è in Grecia punto di partenza di questa poesia-musica; poi la fioritura s'inizia da Lesbo con Terpandro, Alceo e Saffo e da Sardi con Alcmane. Più intima, più personale, più soggettiva l'ode eolica di Lesbo, a cui è ...
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POLIMNESTO (Πολύμνηστος, Polymnestus)
Camillo Cessi
Figlio di Meles, da Colofone, fiorì verso il 640 a. C., poiché è ricordato in uno dei frammenti di Alcmane, essendo stato con Taleta, Xenodemo, Xenocrito, [...] lo sdegno di Cratino e d'Aristofane (Cav., 1287) e la leggenda delle oscenità dei suoi canti. Seguì dapprima le norme di Terpandro, ma compose anche nomi aulodici, elegie e canti eroici fra i quali uno in onore di Taleta (Paus., I, 14, 1) oltre ...
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nomo1
nòmo1 s. m. [dal gr. νόμος, che assunse il sign. musicale per sviluppo semantico da νόμος «regola, legge»]. – Nell’antica Grecia, composizione musicale di carattere austero; in partic., n. citarodico, forma di poesia lirica connessa...
citarodia
citarodìa s. f. [dal gr. κιϑαρῳδία, comp. di κιϑάρα «cetra» e ᾠδή «canto»]. – Nell’antica Grecia, canto accompagnato dal suono della cetra; era considerata la più antica espressione d’arte musicale greca, la cui invenzione si faceva...