Umanesimo Periodo storico le cui origini sono rintracciate dopo la metà del 14° sec., e culminato nel 15°: tale periodo si caratterizza per un più ricco e più consapevole fiorire degli studi sulle lingue [...] della semplice ricezione medievale, una lettura critica ad alto livello, nella quale consiste la più importante novità dell’Umanesimo.
In Italia, la ricerca erudita sull’antichità continuò nel primo Cinquecento, ma con minore libertà e inventività ...
Leggi Tutto
L'umanesimo
Vittore Branca
La stella polare dell'impegno unitariamente politico-religioso-civile sembra guidare a Venezia anche le scelte culturali: e particolarmente quella umanistica, in senso [...] , ibid., pp. 517-535.
3. M. Pastore Stocchi, La Biblioteca del Petrarca, pp. 549-550.
4. V. per questo Agostino Pertusi, L'umanesimo greco dalla fine del secolo XIV agli inizi del secolo XVI, in AA.VV., Storia della cultura veneta, 3/I, Dal primo ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesco Stella
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il sogno degli umanisti: la filologia a misura delle cose
La lezione petrarchesca, [...] della Riforma protestante.
Le scoperte dei codici latini e greci e la lezione degli antichi per il presente
La stagione dell’umanesimo è anche quella delle grandi scoperte dei classici greci e latini nelle biblioteche d’Europa (e anche in tal senso ...
Leggi Tutto
Assumiamo convenzionalmente che l’età umanistica e rinascimentale coincida con i secoli XV e XVI. È questa l’epoca, in Italia come negli altri paesi dell’Europa occidentale, dell’emergere delle lingue [...] , Dante, Petrarca e Boccaccio, sono sentite come un patrimonio patriottico, si misurano con esso dando vita a un umanesimo volgare che ha i suoi prodromi in ➔ Leon Battista Alberti negli anni Trenta-Quaranta e culmina con Cristoforo Landino ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
La storiografia napoletana tra Umanesimo e Barocco
Aurelio Musi
Dalla politica alla cultura: Giovanni Pontano
Giovanni (in seguito Giovanni Gioviano) Pontano (1429-1503) giunge a Napoli, al seguito [...] un organismo come l’accademia destinato a produrre e a mettere in circolazione le opere più importanti dell’Umanesimo napoletano. L’Accademia pontaniana riunisce in un sodalizio un gruppo intellettuale, formato da personalità come Tristano Caracciolo ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giovanni Di Pasquale
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Sul finire del XIV secolo, esauritasi la fase più intensa delle traduzioni dall’arabo, le scienze matematiche europee affrontano un periodo di sviluppo in massima parte concentrato sull’analisi e sulla critica di quanto già svolto dagli studiosi greci e islamici. Nel XV secolo si ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giuseppina Brunetti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Con l’insediamento della dinastia aragonese Napoli diventa sede di uno dei principali [...] Panormita e Giovanni Pontano.
È a Napoli che, in questo periodo, vengono alla luce alcune tra le più importanti opere dell’umanesimo italiano: il De dignitate et excellentia hominis del Manetti (1452) dedicato ad Alfonso V, e, del Valla, il De falso ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Umanesimo e scienza antica: la riscoperta di Tolomeo geografo
Sebastiano Gentile
Petrarca geografo
Anche da parte di coloro che hanno sottovalutato l’importanza del periodo umanistico nella storia della [...] di L. Formisano, G. Fossi, P. Galluzzi et al., Firenze 1991, pp. 11-45.
Firenze e la scoperta dell’America. Umanesimo e geografia nel ’400 fiorentino, a cura di S. Gentile, catalogo della mostra, Biblioteca Medicea Laurenziana, Firenze 1992.
V. Fera ...
Leggi Tutto
Periodo di storia della civiltà che ebbe inizio in Italia con caratteristiche già abbastanza precise intorno alla metà del 14° sec. e affermatosi nel secolo successivo, caratterizzato da una fruizione [...] consapevolezza del significato e dei limiti del mondo medievale, ed è stato una forma nuova e originale di classicismo e di umanesimo in quanto ha compreso – e ha respinto – l’uso che il Medioevo aveva fatto dell’antichità. Dalla lingua alle arti e ...
Leggi Tutto
Masaccio
Manuela Gianandrea
Il fondatore dell’Umanesimo in pittura
L’importanza di Masaccio e le innovazioni che porta nell’arte sono paragonabili solo a quelle di pochissimi pittori nella storia dell’arte, [...] altri dell’importanza della prospettiva del Brunelleschi, del realismo di Donatello e della novità della cultura del Quattrocento (Umanesimo; Rinascimento). Masaccio pone infatti come protagonista della sua pittura l’uomo nella sua realtà e nei suoi ...
Leggi Tutto
umanesimo
umanéṡimo (raro umanismo) s. m. [der. di umano, in parallelismo con umanista, prob. con influenza del ted. Humanismus]. – 1. Nella storiografia moderna, termine (di origine ottocentesca) con cui viene indicato il periodo storico...
umanistico
umanìstico agg. [der. di umanista2] (pl. m. -ci). – 1. Dell’umanesimo o degli umanisti: periodo u.; la cultura, la letteratura u.; filologia u., la filologia degli umanisti o quella esercitata modernamente sui testi degli umanisti...