Concezione filosofica che indica nell’utilità il criterio dell’azione morale. Sebbene motivi utilitaristici siano già presenti nella filosofia di C.-A. Helvétius, fondatore di tale concezione può essere [...] più grande felicità del maggior numero di persone. Ancora a Bentham si può far risalire un’esigenza tipica di tutti gli utilitaristi, quale quella di fare dell’etica una scienza esatta come la matematica: un rigoroso edonismo basato sul calcolo della ...
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Utilitarismo (Utilitarianism)
Utilitarismo
(Utilitarianism) Opera di J. Stuart Mill, originariamente pubblicata in tre parti nel Fraser’s magazine, tra l’ott. e il dic. del 1861, quindi raccolta in [...] volume e pubblicata a Londra nel 1863. Strutturato in cinque capitoli (I. Considerazioni generali; II. Che cos’è l’utilitarismo; III. La sanzione ultima del principio di utilità; IV. Quale tipo di prova si possa ammettere per il principio di utilità; ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nei primi decenni dell’Ottocento si afferma in Inghilterra il gruppo dei filosofi radicali, [...] felicità” (J. Bentham, An Introduction to the Principles of Morals and Legislation, I, 2, ed. 1982, 11-12). L’utilitarismo è “quella dottrina che accetta come fondamento della morale l’utilità, o il principio della massima felicità, (e che) sostiene ...
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In senso ampio, quel ramo della filosofia che si occupa di qualsiasi forma di comportamento (gr. ἦθος) umano, politico, giuridico o morale; in senso stretto, invece, l’e. va distinta sia dalla politica [...] più stati d’animo come il piacere o il dolore, ma le preferenze personali. J.J.C. Smart ha cercato di riproporre un utilitarismo edonistico e dell’atto, rivisitandone criticamente i fondamenti. Ancor più marcato è lo sforzo con cui R. M. Hare si è ...
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Chimico, filosofo, teologo (Bristel Fieldhead, Inghilterra, 1733 - Northumberland, Pennsylvania, 1804). Compì gli studî in parte come autodidatta, in parte (dal 1752) nella Dissenting Academy, [...] storici come Essay on the first principles of gouvernement (1768), opera, quest'ultima, verso la quale il teorico dell'utilitarismo ottocentesco J. Bentham dichiarerà il proprio debito. In filosofia entrò in polemica con Th. Reid, J. Oswald e J ...
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Filosofo, giurista ed economista (Londra 1748 - ivi 1832). È stato uno dei maggiori esponenti dell’utilitarismo filosofico («la maggiore felicità del maggior numero di individui») ed un giurista fortemente [...] B. subì l'influsso del Beccaria.
Nel campo della filosofia e dell'estetica, fu uno dei più conseguenti teorici dell'utilitarismo, posto a fondamento della dottrina del diritto e dello stato, e pervenne alla giustificazione dell'altruismo partendo da ...
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Botanica e zoologia
Il sapere botanico e zoologico del Rinascimento può essere visto e studiato come una tappa del costituirsi delle scienze della botanica e della zoologia; così è per tutti coloro che [...] piccole fra le sue opere è certamente accordare alle scienze della Natura un'utilità che è, però, il contrario dell'utilitarismo. È quello che Belon chiama curiosità, è una sorta di disponibilità alla magnificenza dell'opera di Dio: "Altro è cercare ...
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Studioso inglese di filosofia e di economia (Sheffield 1791 - Cheltenham 1870); seguace dell'empirismo nella teoria della conoscenza e dell'utilitarismo in etica, fu noto soprattutto per la sua critica [...] alla teoria della visione di Berkeley (Review of Berkeley's theory of vision, 1842) e per A critical dissertation on the nature, measure and causes of value (1825, rist. 1931), che con acume e originalità ...
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Filosofo statunitense (New York 1938 - Cambridge, Massachusetts, 2002), dal 1969 prof. alla Harvard University. In opposizione alle varie forme di utilitarismo e, soprattutto, al neocontrattualismo di [...] J. Rawls, N. teorizzò nella sua opera principale, Anarchy, state, and utopy (1974; trad. it. 1981), un liberalismo individualistico in cui la funzione dello stato è limitata alla sicurezza dei singoli ...
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Sen, Keshab Chandra
Riformatore religioso indiano (n. Calcutta 1848-m. 1884). Membro del Brahmo samaj, per influsso del cristianesimo e dell’utilitarismo europeo se ne distaccò gradualmente, fino a operare [...] una scissione fondando il Brahmo samaj of India (1866). Ritenendosi ispirato da Dio, dal 1881 predicò una nuova fede, chiamata Naba bidhan, dall’orientamento eclettico ...
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utilitarismo
s. m. [der. di utilitario]. – Concezione filosofica che indica nell’utilità il criterio dell’azione morale e il fondamento dei valori; già presente nel mondo greco, si definisce tuttavia nel sec. 18° e trova in Jeremy Bentham...