Pittore e incisore (Siena 1568 - ivi 1613). A Roma (prima del 1585) fu in contatto con A. Lilio, G. Baglione e il Cavalier d'Arpino; qui si dedicò all'incisione ed eseguì affreschi nel palazzo del Laterano e nella Biblioteca Vaticana (ambedue del 1589), in S. Maria Maggiore (1593-94) e al Gesù (1594-95). Il suo stile vivace e spontaneo, nelle forme eleganti e nella cromia chiara e cangiante risentì, ...
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SALIMBENI, Alessandro detto Ventura
Raffaele Moretti
– Figlio del pittore Arcangelo e di Battista Focari, e fratello uterino minore del pittore Francesco Vanni, nacque a Siena e fu battezzato il 26 gennaio [...] delle arti in Toscana. Il Cinquecento, a cura di R.P. Ciardi - A. Natali, Firenze 2000, pp. 137-166; M. Ciampolini, VenturaSalimbeni, in Nel segno di Barocci. Allievi e seguaci tra Marche, Umbria, Siena, a cura di A.M. Ambrosini Massari - M. Cellini ...
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SIENA
Bruno Santi
(XXXI, p. 710; App. I, p. 1003; II, II, p. 823)
Per dati statistici provinciali v. Toscana (Tabelle), in questa Appendice.
Arte. - La tradizione della scuola artistica di S., prolungatasi [...] sono state quelle sulle pitture murali primo-seicentesche del Duomo di S., raffiguranti i Santi Patroni e dovute a VenturaSalimbeni, mentre la più significativa ed emblematica tra le immagini mariane di S., la Maestà di Simone Martini (1313-21 ...
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MORAZZONE, Pier Francesco Mazzucchelli, detto il
Matteo Marangoni
Pittore, nato a Morazzone presso Varese nel 1571 (secondo alcuni nel 1573), morto a Piacenza nel 1626. Ventenne si recò a Roma, dove [...] rimase parecchi anni, studiando, secondo il Borsieri, con VenturaSalimbeni, e conoscendo certo il Caravaggio, il cui influsso è evidente in molte sue opere. Degli affreschi da lui eseguiti per varie chiese romane si sono conservati soltanto la ...
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TASSI, Agostino
Rosanna Tozzi
Paesista, nato a Perugia nel 1566, morto a Roma nel 1644. Fu a Firenze, Livorno, Genova, ma predilesse il soggiorno romano. La tradizione lo fa allievo di Paolo Brill; [...] , a Roma con Orazio Gentileschi che lo avviò più decisamente a forme secentesche, e a Genova con VenturaSalimbeni. La disparità delle opere attribuitegli parla della molteplicità degl'influssi che operarono sulla sua formazione, a prescindere ...
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TOSCANA (A. T., 24-25-26 bis)
Attilio MORI
Umberto CALZONI
Niccolò RODOLICO
Antonio PANELLA
Sergio CAMERANI
Nello TARCHIANI
Alfredo SCHIAFFINI
Giuseppe MALAGOLI
Vittorio SANTOLI
Alfredo BONACCORSI
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Regione [...] in vasti e luminosi paesi rievocati dal vero, o con gustose grottesche, che hanno molta fortuna. Intanto a Siena VenturaSalimbeni, pur reagendo al manierismo, inizia la pittura del Seicento.
Anche nelle arti decorative la Toscana va perdendo il ...
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LUCCA (A. T., 24-25-26 bis)
Attilio MORI
Placido CAMPETTI
Augusto MANCINI
Adelmo DAMERINI
Augusto MANCINI
Tammaro DE MARINIS
Attilio MORI
Città della Toscana, e sino al 1847 capitale di uno stato [...] seconda cinta di mura, la elegante villa Bonvisi, passata poi ai Bottini, sul tipo della Farnesina, riccamente decorata da VenturaSalimbeni e dalla sua scuola, e la splendida villa, essa pure suburbana, dei Guinigi, ora sede del museo civico. Da ...
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SALVI, Giovanni Battista, detto il Sassoferrato
Silvia Blasio
SALVI, Giovanni Battista, detto il Sassoferrato. – Nacque il 25 agosto 1609 a Sassoferrato, nell’entroterra di Ancona, quarto di cinque [...] smontato, Apollonia è una copia da Timoteo Viti, Maria Maddalena da Tintoretto e Agnese da una stampa di VenturaSalimbeni (Macé de Lépinay, 1976). Altri tre santi, il bellissimo Benedetto, Barbara e Caterina, pur rispecchiando genericamente modelli ...
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FEI, Paolo di Giovanni
Elisabetta Campolongo
Figlio di Giovanni di Feio, fabbro ferraio, è ricordato per la prima volta come "Paulus Iohannis pictor" in un documento del 1ºluglio 1369, nel quale viene [...] affreschi allogati a Taddeo di Bartolo nel 1401. Tra il 1608 ed il 1611 gli affreschi furono coperti dalle pitture di VenturaSalimbeni.
Nel 1403 il F. era impegnato nella doratura della lupa da collocarsi sulla colonna di fronte al duomo. E per il ...
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VANNI, Francesco
Sara Ragni
VANNI, Francesco. – Nacque a Siena il 5 gennaio 1564 da Eugenio di Giovanni Vanni, un agiato commerciante di stoffe, e da Battista di Vittorio Focari, e fu battezzato nella [...] Storia dell’arte, 1974, n. 21, pp. 119-170; P.A. Riedl, Disegni dei barocceschi senesi (F. V. e VenturaSalimbeni) (catal.), Firenze 1976; S. Wegner, Further notes on F. V.’s works for Roman patrons, in Mitteilungen des Kunsthistorischen Institutes ...
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