Ateniese, ricordato nei colloquî tra Solone e Creso riferiti da Erodoto: avendo Creso condotto Solone a vedere i suoi famosi tesori e avendogli chiesto chi ritenesse l'uomo più felice del mondo, Solone rispose che secondo lui era T., un modesto ateniese che era vissuto operosamente, aveva avuto figli e nipoti ed era morto combattendo per la propria patria. Con questo racconto Erodoto, per bocca di Solone, espone il suo giudizio sulla felicità umana, che non risiede nelle ricchezze e nel successo, beni caduchi e transitorî, ma in una vita onostamente condotta, e felicemente conclusa.