Matematico e filosofo greco (1º-2º sec. d. C.), fiorito al tempo dell'imperatore Adriano; è tra i rappresentanti del medio platonismo. La sua opera principale, che ci è pervenuta quasi per intero, Ciò che nell'ambito della matematica è utile per la lettura di Platone (Περὶ τῶν χατὰ τὸ μαϑηματιχὸν χρησίμων εἰς τὴν Πλάτωνος ἀνάγνωσιν), presenta una concezione della matematica come propedeutica alla filosofia.