tetraciclina Antibiotico, di formula C22H24N2O8, scoperto nel 1952, che si può preparare per idrogenazione catalitica della aureomicina o anche per fermentazione operata da alcune specie di Streptomyces. Risulta costituita dall’unione di 4 anelli esatomici condensati, che contengono vari gruppi sostituenti (−CONH2, −N(CH3)2, −OH ecc.). La forma triidrata risulta abbastanza solubile in acqua; dà con gli acidi e con le basi sali stabili, tra i quali il cloridrato, di formula C22H24N2O8•HCl.
Per estensione, e con significato generico, il termine, usato al plurale, designa un gruppo di antibiotici con la stessa struttura base che presentano uno spettro di attività e un meccanismo d’azione praticamente uguali. L’azione batteriostatica delle t. si esplica con il blocco delle subunità ribosomiali 30S che inibisce la sintesi proteica. Hanno uno spettro di azione molto ampio che interessa le spirochete, i batteri gram-negativi e gram-positivi, micoplasmi, rickettsie, clamidie, un numero limitato di micobatteri e di protozoi.