THANN
Cittadina della Francia orientale, nella regione storica dell'Alsazia (dip. Haut-Rhin), posta allo sbocco di una delle vallate alsaziane dei Vosgi.La località, citata a partire dalla fine del sec. 10°, si sviluppò compiutamente nel 13°, divenendo un importante centro di pellegrinaggio dell'Europa centrale, posto sulla via di comunicazione tra l'Italia e la Champagne.
L'identità del suo santo protettore, Teobaldo, è il risultato di una fusione tra il nome di s. Teobaldo di Provins, originario della Champagne, e la persona di s. Ubaldo, vescovo di Gubbio, una cui reliquia fu traslata a T. verso la fine del 13° secolo. La chiesa a lui dedicata (Saint-Thiébaut), documentata dal 1287, divenne parrocchiale solo nel 1389, prima di accogliere, nel 1442, il Capitolo di Saint-Amarin trasferito a Thann. Alle reliquie di s. Teobaldo venivano attribuiti poteri taumaturgici e il suo culto si diffuse in tutta l'Europa occidentale; al pari di s. Giacomo divenne l'intercessore per eccellenza dei pellegrini.A seguito dell'ampliarsi di T. e dell'incremento del pellegrinaggio, i cittadini decisero di sostituire la chiesa primitiva con un edificio di maggiori dimensioni e l'iniziativa, sostenuta dalle donazioni dei pellegrini, fu incoraggiata dagli Asburgo, signori di T. dal 1324. La nuova chiesa, iniziata verso il 1330 dalla navata laterale meridionale, adottò dopo il 1344 le caratteristiche dello stile parleriano: assenza di transetto, corpo longitudinale barlongo, coro della stessa lunghezza del corpo longitudinale coperto da una volta a costoloni, fiancheggiato da una torre, portale occidentale a tre timpani. Alcuni particolari del coro, consacrato nel 1422, e della torre rivelano l'influsso di Ulrich von Ensingen, un cui figlio, Caspar, sembra avere lavorato a Thann. La navata laterale settentrionale, eretta nel 1430-1455, e la cui volta, ispirata all'architettura dell'area sudorientale dell'impero, fu portata a termine nel 1492, è di stile tardogotico.
Alla fine del sec. 15° restavano da portare a compimento soltanto la navata centrale, il pignone della facciata occidentale e la torre; lavori compiuti successivamente da Rémy Faesch, architetto giunto da Basilea, che nel 1516 completò anche la guglia traforata della torre settentrionale. Nel periodo della Controriforma, tra il 1629 e il 1631, venne aggiunta a S l'imponente cappella della Vergine, in stile Nachgotik. A partire dal sec. 19°, la collegiata è stata oggetto di molteplici campagne di restauro. La più importante, condotta dal 1878 al 1895 da Charles Winkler, cercò di completare l'edificio, aggiungendovi in particolare cinquantaquattro statue e coronando il portale occidentale con una fila di pinnacoli, rimossi nel 1980.La decorazione scultorea della facciata occidentale venne eseguita tra il 1360 e il 1400 circa. Vi si manifesta l'influsso dello stile parleriano della Germania sudoccidentale, in particolare delle chiese di Schwäbisch Gmund, di Augusta e di Friburgo (v. Parler). Nei timpani sono rappresentate la Vita della Vergine, la Natività e la Crocifissione; negli archivolti, con grande abbondanza di scene e personaggi, sono raffigurati la Genesi, la morte degli apostoli e il martirio di alcuni santi, i re di Giuda, antenati della Vergine, profeti e santi. La molteplicità degli artisti che operarono alla realizzazione delle sculture spiega le differenze stilistiche riscontrabili in questo insieme decorativo, caratterizzato principalmente da un intento narrativo e da una vena popolaresca.
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