Timor Isola situata nella zona sud-orientale dell’arcipelago delle Piccole Isole della Sonda (48.909 km2, con 2.900.000 ab. nel 2005). È percorsa in tutta la sua lunghezza da una imponente dorsale montuosa che raggiunge la massima elevazione con il Monte Mutis a 2345 m. Nella sezione orientale le coste sono rettilinee e spesso paludose, frastagliate quelle della sezione occidentale. La temperatura è dappertutto assai elevata, le precipitazioni si aggirano sui 1440 mm annui (Kupang). Le condizioni climatiche sono favorevoli alla coltivazione del caffè, praticata con buoni risultati. Altre colture sono quelle della palma da cocco, dell’Hevea e del legno di sandalo. Dal punto di vista amministrativo, la parte orientale dell’isola costituisce lo Stato di Timor Est (➔), indipendente dal 2002, mentre la parte occidentale fa parte della provincia indonesiana di Nusa Tenggara Orientale. I centri principali dell’isola sono Kupang e Dili.
L’economia degli isolani è basata sull’agricoltura (igname, taro, riso), integrata dalla caccia e dalla raccolta, e sull’allevamento degli animali da cortile e del maiale, che è l’animale classico dei sacrifici; le genti costiere si dedicano alla pesca e alla lavorazione della copra. Il vestiario tradizionale è di tipo indonesiano; sono diffusi il tatuaggio e la limatura, l’annerimento e la decorazione dei denti con lamine d’argento. Le armi degli indigeni, arco e freccia, lancia, spada e cerbottana, sono state sostituite del tutto da quelle moderne. I villaggi tradizionali sono spesso cinti da palizzate. La discendenza è patrilineare, ma non mancano tracce di matrilinearità in vari gruppi. Le forme di sepoltura sono varie, ma predomina l’esposizione della salma su piattaforme sopraelevate, seguita da inumazione dei resti in un secondo tempo; sono note anche forme di mummificazione.
Nell’isola non sono emersi resti di civiltà preistoriche anteriori al Neolitico. Di questo periodo esistono abitati in grotte e ripari sotto roccia, che hanno dato industria di tipo ateriano e ceramiche, dovute agli antichi abitanti di ceppo pigmoide.
Occupata dai Portoghesi all’inizio del 16° sec., nel 1618 T. fu raggiunta dagli Olandesi, che s’impadronirono della parte occidentale dell’isola. Due trattati (1859 e 1904) fra le due potenze fissarono i confini delle rispettive zone. Durante la Seconda guerra mondiale l’intera isola fu occupata dai Giapponesi. Nel 1949, con il ritiro olandese, la parte occidentale di T. confluì nell’Indonesia, la parte orientale rimase sotto il dominio del Portogallo fino alla proclamazione della Repubblica democratica di Timor Est.