Torre del Greco Comune della prov. di Napoli (30,7 km2 con 88.426 ab. nel 2008). La cittadina è situata a 43 m s.l.m., ai piedi delle pendici occidentali del Vesuvio, sulla costa orientale del Golfo di Napoli. Industria tradizionale è la lavorazione del corallo, della madreperla, delle conchiglie, della lava e delle pietre dure, attività inaugurata nel 1878, quando venne istituita la Scuola d’incisione del corallo e di arti decorative affini, con annesso museo, e ancora oggi tramandata. L’industria riguarda anche i settori alimentare, cantieristico, meccanico, elettromeccanico e del mobile. Fiorente è anche l’agricoltura. T. è inoltre frequentata stazione balneare.
Sul luogo Federico II fece costruire una torre che fu detta turris octava. Nel 14° sec. prese l’attuale denominazione dal vino detto greco, che si ricavava dai vigneti del luogo. Fu dominio feudale dei Carafa; poi ceduta a Giovanni Caracciolo, gran siniscalco del regno. Si riscattò dai Caracciolo nel 1699. Dista solo 6 km dal cratere del Vesuvio, e fu più volte distrutta dalle eruzioni.