transito In astronomia, passaggio di un pianeta davanti al disco del Sole o di un satellite davanti al pianeta intorno a cui esso orbita.
Fra i pianeti, dalla Terra si possono osservare soltanto i t. di Mercurio e Venere, le cui orbite sono interne a quella terrestre. Essendo più vicino al Sole, Mercurio ha t. assai più frequenti di Venere: sono visibili circa 13 t. di Mercurio ogni 100 anni, mentre dal 1800 al 2010 se ne sono verificati soltanto 3 (nel 1874, nel 1882 e nel 2004), di Venere. Il primo t. di Mercurio osservato, il 7 novembre 1631 da P. Gassendi, ebbe una grande rilevanza nella storia dell’astronomia: esso, infatti, era stato previsto alcuni anni prima da G. Keplero in base alle sue leggi dei moti planetari, e rappresentò, pertanto, la definitiva conferma del sistema copernicano. Nel passato, i t. di Venere venivano usati per determinare la parallasse del Sole e, quindi, l’unità astronomica: oggi queste misure sono effettuate con altri metodi che sono in grado di fornire risultati assai più precisi.