transustanziazione Nel linguaggio dei teologi cattolici, la totale conversione della sostanza del pane e del vino nella sostanza del corpo e del sangue di Cristo in forza delle parole della consacrazione pronunziate dal sacerdote nella Messa. La dottrina cattolica della t. fu definita dal Concilio di Trento «quella mirabile e unica conversione di tutta la sostanza del pane nel corpo e di tutta la sostanza del vino nel sangue, rimanendo tuttavia le specie del pane e del vino, la quale conversione la Chiesa cattolica chiama con grande opportunità t.». La definizione, legata a una terminologia propria della filosofia aristotelico-scolastica, ha posto ai teologi problemi d’interpretazione, sia in rapporto alla crisi della fisica e della metafisica aristotelica, sia in rapporto al più generale problema della validità del linguaggio filosofico assunto in definizioni dogmatiche. Oggi la dottrina cattolica, secondo il Catechismo della Chiesa Cattolica, sostiene che: «Mediante la consacrazione si opera la t. del pane e del vino nel Corpo e nel Sangue di Cristo. Sotto le specie consacrate del pane e del vino, Cristo stesso, vivente e glorioso, è presente in maniera vera, reale e sostanziale, il suo Corpo e il suo Sangue, con la sua anima e la sua divinità».