(o trierarca) Il comandante di una trireme (τριήρης), che ad Atene e in altre città era tenuto anche al mantenimento della nave e della ciurma. L’ufficio del t. (trierarchia) era perciò una liturgia, e delle più onerose. Nel 5° sec. i t. erano designati dagli strateghi, nel 4° erano estratti a sorte; per sgravare il peso della liturgia si incominciò a dividerlo tra due συντριήραρχοι; in seguito (357) si distribuirono i 1200 più ricchi cittadini in 20 simmorie, ognuna delle quali doveva fornire un certo numero di navi. Il sistema fu riformato da Demostene e poi da Eschine; infine, scomparsa la marina attica all’epoca di Demetrio Falereo, l’istituzione decadde.
In Roma si chiamarono t. i comandanti di navi minori, con rango inferiore ai navarchi. Nella gerarchia militare erano inferiori ai centurioni delle legioni, e talvolta erano dei liberti; Marco Aurelio li parificò ai centurioni.