("Le tre monete") Commedia del commediografo latino Plauto (250 a.C. circa - 184 a.C.), rappresentata, secondo alcuni studi sulla cronologia delle commedie plautine, nel 194 a.C. È una palliata, derivante dal Thesaurus di Filemone. È una delle più sobrie e morali commedie plautine; spesso ripresa e rielaborata nel teatro del Cinquecento italiano.
Prende nome da tre monete che fanno parte di un tesoretto lasciato a casa da un uomo partito per affari. Il figlio di questi, Lesbonico, è uno scapestrato che dissipa i beni paterni al punto di vendergli la casa. Questa è acquistata, però, da Callicle, amico del padre, che tenta così di preservare gli averi dell'uomo. Callicle è a conoscenza dell'esistenza del tesoro e ne preleva una parte, attraverso un messo ingaggiato per tre monete, per costituire la dote della sorella di Lesbonico, di cui è innamorato un giovane per bene. Al ritorno del padre ci saranno due matrimoni: quello della ragazza e quello di Lesbonico, con la figlia di Callicle.