TUGGA (Thugga, Τοῦκκα e Θοῦκκα)
Città dell'Africa, posta a un centinaio di km. circa da Tunisi, verso SO., oggi Dougga. Centro indigeno fiorente già alla fine del sec. IV a. C., fu compresa nel territorio soggetto a Cartagine, fin dopo la seconda guerra punica; nella prima metà del sec. II a. C. entrò a far parte del regno numida. Tombe a dolmen, un mausoleo, oggi restaurato, di stile greco-punico e altri frammenti architettonici simili, numerose iscrizioni libiche e puniche, fra cui una dedica a Massinissa, fanno testimonianza della vita della città in questo periodo. Romana essa divenne soltanto nel 46 a. C. mantenendo l'ordinamento preesistente e avendo per magistrati supremi i sufeti. Al principio dell'impero, forse dallo stesso Augusto fu stabilito accanto alla città indigena un pagus di cittadini romani; l'una e l'altro si fusero col tempo in un solo organismo, municipio nel 205, colonia nel 261: municipiunm Septimium Aurelium Liberum; colonia Licinia Septimia Aurelia Alexandriana. Fin dalla metà dello stesso sec. III fu sede episcopale.
La città è oggi uno dei centri archeologici più importanti della Tunisia. Situata nella sua fase primitiva sull'alto di un pianoro, dai fianchi scoscesi verso nord-est e verso est, digradò via via in età romana sul pendio meridionale di esso con una disposizione a terrazze, interessante dal punto di vista urbanistico. Sulle terrazze centrali erano i quartieri più importanti con gli edifici pubblici: particolarmente notevoli fra essi il complesso del Foro con il Campidoglio, del tempo di Antonino Pio e Marco Aurelio, il teatro (v. africa, I, p. 787, fig. ), il tempio di Caelestis, chiuso entro un peribolo a semicerchio, edifici termali e abitazioni private, il mercato, e altri templi minori. Fuori della zona centrale erano un tempio di Saturno, una basilica, varî sistemi di cisterne e due porte monumentali, una del tempo di Settimio Severo, a sud-est, l'altra di Alessandro Severo a nord-ovest. Tutti gli edifici, all'infuori di qualcuno più antico, si distribuiscono per la massima parte dalla metà del sec. II alla metà del III, che fu il periodo di maggiore prosperità della città.
Bibl.: Corp. Inscr. Lat., VIII, p. 182; C. Tissot e S. Reinach, Géogr. de la prov. rom. d'Afrique, II, Parigi 1888, p. 344 segg.; St. Gsell, Hist. anc. Afrique d. Nord, V, ivi 1927, p. 263 seg.; Atl. Arch. Tunisie, f. Téboursouk; L. Carton, Thugga, Tunisi 1929; id., Le théâtre romain de Dougga, Parigi 1902; dello stesso Carton e di L. Poinssot relazioni varie di scavi, rinvenimenti di iscriz., ecc., in Nouvelles Archiv. Miss. scient.; Bull. archéol. du comité des travaux hist.; Comptes Rend. Ac. Inscript., ecc.