Turchia
Dove l’Asia si collega all’Europa
Paese a cavallo tra due continenti, la Turchia conserva la ricca eredità culturale del lungo passato imperiale con l’obiettivo futuro di crescere e affermarsi come un grande paese. La modernizzazione, che ha segnato gran parte del Novecento, ha fatto fare alla Turchia enormi passi nello sviluppo economico e sociale, avvicinandola sempre più all’Europa
Il territorio turco corrisponde essenzialmente all’Anatolia, un vasto altopiano che gli antichi chiamavano Asia Minore e che forma una penisola bagnata dal Mar Nero e dal Mediterraneo (Mar Egeo e Mar di Levante). L’altopiano è orlato dai Monti del Ponto (con 3.937 m di massima quota) lungo il Mar Nero, e dai Monti del Tauro (3.734 m) lungo il Mar di Levante. Monti più alti (Ararat, 5.137 m) sono a est, in Armenia e in Curdistan. L’umidità marina è fermata dalle montagne e l’altopiano è piuttosto arido, specie nell’interno, dove il clima è prevalentemente continentale; le coste hanno un clima mediterraneo tipico e sono sempre più frequentate dai turisti. La costa sul Mar Nero è l’area più umida del paese, e i Monti del Ponto sono coperti da foreste; nell’interno dell’Anatolia, invece, prevale la vegetazione tipica della steppa.
Le montagne turche alimentano grandi fiumi (come Tigri ed Eufrate, e Kizilirmak – 1.182 km tutti in Turchia) e molti grandi laghi (i più grandi, quelli di Van e di Tuz, sono salati). Un gigantesco programma di valorizzazione delle risorse idriche sta modificando le condizioni idrografiche delle regioni orientali, dove molte dighe sbarrano i fiumi, formano grandi laghi artificiali e alimentano acquedotti utilizzati per l’irrigazione.
La costa sul Mar Egeo è frastagliata e fronteggiata da numerose isole che appartengono alla Grecia, mentre le coste settentrionali e meridionali sono più basse e lineari.
Tutto il territorio anatolico è fortemente sismico e molti sono stati i terremoti disastrosi che lo hanno colpito.
La posizione dell’Anatolia ha sempre avuto grande importanza geopolitica, soprattutto per la presenza degli stretti, il doppio passaggio tra Mar Nero e Mar Egeo. L’Asia e l’Europa sono qui separate dal piccolo bacino del Mar di Marmara, che si collega al Mar Nero con lo Stretto del Bosforo e al Mar Egeo con il più ampio e lungo Stretto dei Dardanelli. Entrambe le rive degli stretti appartengono alla Turchia, che perciò viene distinta in Turchia europea – una piccola regione – e asiatica. L’area degli stretti ha sempre avuto un ruolo fondamentale nei rapporti tra Europa meridionale, Russia e Vicino Oriente ed è stata per millenni contesa fra potenze asiatiche ed europee. Sul lato europeo del Bosforo sorge l’antica e splendida città di Istanbul (8.832.000 abitanti), che ebbe il nome di Bisanzio e di Costantinopoli; sulla riva asiatica si estende la maggior parte della sua agglomerazione urbana, unita con due ponti alla costa europea. La capitale Ankara (3.203.000 abitanti) si trova invece nell’interno; Smirne (in turco Izmir, 2.250.000 abitanti) è sulla costa egea. L’agricoltura è ancora importante (cereali, cotone, frutta), ma l’economia è oggi sostenuta soprattutto da industria (metalmeccanica, chimica, tessile) e turismo, attirato anche da veri e propri tesori artistici e archeologici di età classica, bizantina e ottomana. Le condizioni di vita sono molto diseguali tra città e campagna, ma un fortissimo sviluppo ha caratterizzato tutto il paese negli ultimi ottant’anni.