Filosofo (Arezzo 1896 - Roma 1979). Prof. dal 1933 al 1971 nelle univ. di Pisa, Messina, Genova e poi Roma, redattore dell'Enciclopedia Italiana per la filosofia, l'economia e il diritto; redattore (1920) e poi (1947) direttore del Giornale critico della filosofia italiana; fondatore e direttore (1927-35), con A. Volpicelli, dei Nuovi studi di diritto, economia e politica. Socio nazionale dei Lincei (1969); presidente della Fondazione Giovanni Gentile per gli studî filosofici. Si è occupato in una prima fase particolarmente di problemi giuridici (Storia del diritto penale italiano, 1925, 3a ed. 1974; Il nuovo diritto penale, 1929) e di economia corporativa (Critica dell'economia liberale, 1930; I fondamenti dell'economia corporativa, 1932; Capitalismo e corporativismo, 1933; Dall'economia liberale al corporativismo, 1939); si è quindi dedicato sempre più alla ricerca teoretica, dapprima come seguace dell'attualismo di G. Gentile, di cui fu discepolo all'univ. di Roma (L'idealismo italiano e i suoi critici, 1930; 3a ed. 1974), poi come critico di esso, pervenendo alla formulazione del problematicismo, per il quale non può esservi alcuna verità ultima, ma soltanto una continua ricerca soggetta a continua revisione (La vita come ricerca, 1937). Tra le altre opere: Scienza e filosofia (1933); La vita come arte (1941); Il problematicismo (1948); La vita come amore (1953); Critica della democrazia (1963); Il comunismo (1975); Dall'attualismo al problematicismo (1976).