vagina
Dove entrano gli spermatozoi ed escono i bambini
Nel corpo delle femmine esiste un’apertura verso l’esterno chiamata vagina, che costituisce l’organo genitale esterno femminile e serve ad accogliere gli spermatozoi depositati dal maschio. Si tratta di un organo molto elastico, capace di dilatarsi al momento del parto per permettere il passaggio del neonato
Gli organismi più evoluti, dagli Insetti all’uomo, si riproducono mediante processi che prevedono l’intervento di due genitori (riproduzione sessuata) assicurando l’incontro e il mescolamento di due diverse informazioni genetiche, quella portata dalla madre nell’uovo e quella portata dal padre negli spermatozoi. Nei Mammiferi l’incontro fra uovo e spermatozoi avviene nell’organo femminile chiamato utero, dove si forma e cresce l’embrione. Perché la fecondazione abbia successo è necessario che il numero più alto possibile di spermatozoi raggiunga l’uovo, che viene custodito al sicuro nel corpo della futura madre. Questo avviene durante l’accoppiamento quando il maschio introduce il pene – da cui escono gli spermatozoi – direttamente in una cavità della femmina chiamata vagina, capace di condurre gli spermatozoi fino all’utero e quindi all’uovo. La parola vagina in latino vuol dire «fodero» perché è come un fodero in cui entra il pene per depositarvi gli spermatozoi. In tutti i Mammiferi si trova all’altezza degli arti posteriori, o inferiori nel caso di specie bipedi come quella umana, che hanno postura eretta.
Il pene maschile è posto all’esterno del corpo ed è ben visibile, mentre l’organo femminile si sviluppa all’interno del corpo e quindi non si vede. Questa differenza suscita la curiosità dei bambini più piccoli, nei maschi perché convinti di avere qualcosa in più e nelle femmine di avere qualcosa di meno. Questa è ovviamente un’idea ingenua, in quanto per far nascere i bambini pene e vagina si devono compenetrare. La vagina è infatti una struttura formata da un canale interno del quale si vede soltanto una piccola fessura – detta vulva – nella stessa posizione dove i maschi hanno il pene.
Nel linguaggio scientifico, pene e vagina si chiamano entrambi genitali esterni, perché servono a generare una nuova vita e si aprono all’esterno del corpo. In più, la vagina è l’apertura attraverso cui passa una volta al mese il sangue del flusso mestruale ed è anche la via attraverso cui passa il feto quando è pronto a nascere uscendo dall’utero materno (gravidanza e parto).
All’inizio della crescita tutti gli embrioni, maschi e femmine, si sviluppano come femmine e hanno una cavità genitale. Poi negli embrioni maschi comincia la formazione del pene, mentre negli embrioni femminili continua a svilupparsi un organo genitale cavo, che termina la sua formazione con la pubertà. Nella donna adulta si distinguono sette parti nell’apparato riproduttivo, dall’interno verso l’esterno: due ovaie, dove maturano le uova, due tube che collegano le ovaie all’utero, l’utero e, infine, la vagina e la sua parte più esterna, la vulva (spesso queste ultime vengono indicate insieme proprio con il nome unico di vagina).
La vulva contiene numerosi recettori del tatto, molto sensibili, che rendono piacevole l’incontro con il pene, ed è circondata da due sistemi di labbra, grandi più esterne e piccole più interne, per mantenere chiuso l’orifizio e proteggerlo dall’esterno. Tra le labbra, verso la porzione anteriore, è presente anche un piccolo organo chiamato clitoride che ricorda un pene in miniatura: come questo, prova piacere e si gonfia quando viene stimolato. La vagina è separata dalla vulva da una membrana chiamata imene che chiude solamente in parte l’orifizio e si lacera durante la prima penetrazione del pene.
La vagina vera e propria è un tubo lungo circa 10 cm e largo 2,5 cm. La parete interna del tubo è rivestita da una mucosa, cioè un epitelio interno più delicato della pelle e anch’esso fornito di terminazioni nervose molto sensibili e di ghiandole che secernono un liquido mucoso adatto a mantenere sempre umida la vagina. La parete della vagina è circondata da un tessuto molto elastico e da muscoli circolari che circondano strettamente il pene durante il rapporto sessuale, ma capaci di allargarsi fino a 12,5 cm, in modo da permettere il passaggio del feto durante il parto.