(fr. Vendée) Dipartimento della Francia occidentale (6720 km2 con 604.500 ab. nel 2007) che si affaccia sull’Oceano Atlantico per circa 140 km, con una costa in genere bassa e caratterizzata da cordoni litorali e da dune. Capoluogo La Roche-sur-Yon. Il territorio comprende 3 diverse regioni: a NE si estende una regione collinare di modesta altezza (285 m nel Saint-Michel-du-Mont-Mercure), incisa da valli poco profonde, ultima diramazione del Massiccio Armoricano, ricca di acque, ai piedi della quale si stende una stretta fascia calcarea pianeggiante; le estremità occidentali e meridionali sono occupate dai marais, regioni alluvionali dove sono diffusi la cerealicoltura e l’allevamento. Attive la pesca (sardine), che alimenta una fiorente industria conserviera, la mitilicoltura e l’ostricoltura. L’industria conta, inoltre, cantieri navali, fabbriche di accessori per autovetture e di elettrodomestici, calzaturifici. Numerose sono le località balneari. Oltre al capoluogo, centri importanti sono Fontenay-le-Comte e Les-Sables-d’Olonne.
Guerra della V. Insurrezione monarchica e cattolica contro il regime rivoluzionario, scoppiata nel 1793 in Francia nelle regioni a sud della Loira. Provocata dalla costituzione civile del clero e, nell’immediato, dalla grande leva di 300.000 uomini, la rivolta scoppiò a marzo con massacri di repubblicani; a capo delle bande, accanto a popolani come J. Cathelineau e J.-N. Stofflet, si posero parecchi nobili ex ufficiali, che fecero appello agli Inglesi. L’Armée royale et catholique vandeana prese Fontenay e Saumur, sconfisse F.-J. Westermann a Châtillon (25 luglio) e parve sul punto di riversarsi vittoriosa sulla stessa Parigi, mentre la chouannerie (➔ Chouan) aveva come teatro il territorio dall’altra parte della Loira. Il 1° agosto la Convenzione ordinò lo sterminio dei ribelli: gli insorti vinsero ancora a Coron e Torfou, ma poi ebbero la peggio a Cholet, Le Mans e Savenay. Contro i focolai di resistenza, al principio del 1794 le ‘colonne infernali’ di L.M. Turreau ebbero l’ordine di passare per le armi tutti i Vandeani e di bruciare villaggi, case e boschi. La politica di conciliazione adottata dal governo termidoriano portò a una momentanea pace tra febbraio e maggio 1795, ma a giugno lo sbarco degli emigrati a Quiberon fece riesplodere l’insurrezione. Il comandante dell’armata dell’Ovest, il generale L. Hoche, tentò la via delle conciliazioni separate e in breve la maggioranza dei ribelli abbandonò i capi, battuti e giustiziati nel 1796. Tentativi insurrezionali si ebbero ancora nel 1799 e nel 1815, durante i Cento giorni.