Generale dei teatini (Palermo 1792 - Versailles 1861). Pubblicista, seguace di de La Mennais (nella sua prima fase, di combattivo tradizionalismo) e degli ultramontani francesi, curò a Napoli la rivista L'enciclopedia cattolica (1821-23), poi fu a Roma prof. di diritto pubblico ecclesiastico alla Sapienza; generale del suo ordine dal 1830 al 1833, predicatore di grande fama. Dopo l'avvento di Pio IX, si volse alla democrazia. Favorì il movimento separatista scoppiato a Palermo (1848), e fu rappresentante di quel governo presso la Santa Sede. Nello stesso periodo cercò di ottenere dal papa una costituzione per gli stati pontifici; fuggito poi il papa a Gaeta, pur rifiutando di far parte dell'Assemblea costituente romana del 1848, scrisse violenti articoli sul Monitore Romano in difesa della separazione della Chiesa dallo Stato. Caduta la Repubblica romana riparò in Francia ove riprese l'attività di predicatore e di pubblicista. I suoi scritti sono stati riuniti in: Opere complete (31 voll., 1854-64); Opere postume (1863).