Veroli Comune della prov. di Frosinone (118,9 km2 con 20.560 ab. nel 2008). Si trova a 570 m s.l.m. su uno sprone degli Ernici, sul quale si arrampicano le strade a forte pendenza (spesso addirittura scale); in alto è il castello di S. Leucio. Industria poligrafica, cartaria, dei fiammiferi e del legno. Sviluppato il turismo. È sede di diocesi immediatamente soggetta alla Santa Sede.
L’antica Verulae, città degli Ernici, fu federata di Roma fino alla guerra sociale: ricevette allora la cittadinanza e fu municipio. Per la sua posizione nel 5° sec. acquistò notevole importanza; occupata dai Goti e liberata dai Bizantini, fu inclusa nel ducato romano. Nel 743 ebbe da papa Zaccaria il titolo di città e da quell’anno è ricordata come sede vescovile. Nel periodo di residenza dei papi ad Avignone, il Comune fu in lotta con i conti di Ceccano e con i rettori della Campagna, finché, con il ritorno dei papi, non riprese le sue tradizionali relazioni con la Chiesa, che le riconobbe una sua autonomia. Alla fine del 16° sec. la città dovette opporsi al tentativo di un Caetani di rendersene signore. Partecipò ai movimenti repubblicani del 1798.