In petrografia, uno dei 4 costituenti microscopici o elementi isolati dei carboni fossili; è costituito da sostanza amorfa con composizione chimica molto variabile e non ben definita, derivante dalla decomposizione in ambiente di acque dolci o salate dei resti vegetali più minuti. La presenza di tale costituente nelle cavità dei corpi figurati (residui di tessuti legnosi, macro- e microspore ecc.), le fessure di contrazione che di solito presenta, dimostrano che esso è passato successivamente dallo stato liquido a quello colloidale e, infine, a quello solido.
La v., insieme a rare masserelle di fusinite, forma la vitrite, uno dei componenti macroscopici dei carboni fossili. La vitrite (detta anche carbone brillante) costituisce lenti appiattite omogenee, sovente solcate da fratture beanti o ripiene di minerali secondari. Indagini microscopiche hanno consentito di stabilire che l’origine della vitrite è dovuta a una profonda trasformazione dei tessuti legnosi.