Teorico e rivoluzionario russo-polacco (Busk, Ucraina, 1867 - Mosca 1926). Esiliato in Siberia nel 1892, nel 1903 riuscì a fuggire, tornando in Russia nel 1905; ancora esiliato, rientrò in patria dopo la caduta del regime zarista. Fu amico di S. Żeromski. Secondo le sue teorie (dette, dal suo nome, Machaevščina), il marxismo non rappresenta l'ideologia dei lavoratori manuali, ma di quelli intellettuali: l'emancipazione delle classi lavoratrici, dunque, deve avvenire attraverso una lotta economica generale rivoluzionaria sino a raggiungere la completa equiparazione del lavoro manuale e intellettuale. Opere: Pracownik umysłowy ("Il lavoratore intellettuale", 1900), Bankructwo socjalizmu XIX stulecia ("La bancarotta del socialismo del 19º secolo", 1903).