VOSGI (A. T., 32-33-34)
Catena montuosa della Francia orientale che, con direzione SO.-NE., si stende per circa 250 km., tra il colle di Saverne a N., il passo di Belfort a S., l'altipiano triassico lorenese e le colline argillose dei Faucilles a O., la pianura alsaziana a E.
I Vosgi, con la Foresta Nera germanica di cui sono perciò il contrapposto geografico quasi perfetto, hanno tratto la propria origine daì sollevamenti ercinici dell'era primaria, che le sedimentazioni giurassiche e cretaciche avrebbero ricoperto in un primo tempo e in cui successivamente, a seguito dell'erosione delle acque e del contraccolpo dei sollevamenti alpini, si sarebbe aperta la vallata del Reno. Nell'insieme i Vosgi formano uno dei più notevoli sollevamenti di cui le maggiori elevazioni si riscontrano nella parte meridionale ove culminano a 1426 m. nel ballon de Guebviller (Alti Vosgi), mentre a N. degradano fino a 400 m. (Bassi Vosgi). Tutte le più alte cime sono costituite da rocce cristalline (graniti e gneis) intorno a cui si appoggiano altre rocce di transizione, giacimenti varî triassici, ma principalmente strati di arenaria rossa i quali a O. formano una lunga striscia che si allarga in prossimità della pianura renana e che in alcuni punti raggiunge persino 500 m. di spessore.
Il clima è abbastanza rigido, specie nell'inverno, sugli Alti Vosgi; si attenua molto, per quanto umido e piovoso, sul versante lorenese e si mantiene piuttosto continentale sul versante alsaziano. Le precipitazioni variano dai 500 mm. nelle bassure ai 1500 sulle zone montuose, dove è abbastanza frequente la caduta della neve tra l'ottobre e l'aprile. Le acque si raccolgono nei numerosi corsi d'acqua i quali sul versante occidentale (Moselle, Vologne, Meurthe fra i principali) sono meno impetuosi e meno torrenziali di quelli del versante orientale che scendono al Reno (Thur, Fecht, Bruche).
Per quanto scarse e difficili siano le comunicazioni interne, i Vosgi costituiscono, in complesso, una regione discretamente favorevole allo sviluppo economico e all'insediamento umano, di cui fattori principali sono l'utilizzazione delle magnifiche foreste di faggi e di abeti e lo sfruttamento dei numerosi corsi d'acqua per la forza motrice: segherie, filande, ebanisterie, fabbriche di tessuti sono sorte numerose nei dintorni e nelle vallate, dove maggiormente sono concentrate le abitazioni permanenti e dove si sviluppa la vita e l'attività delle popolazioni. Importante è anche l'industria del caseificio che poggia su un ricco allevamento bovino e ovino il quale trova largo sussidio di alimentazione nelle belle e vaste praterie. Nelle vallate e sugli altipiani è diffusa la coltura dei cereali che si spinge nelle zone più elevate con la segale e l'avena; nelle zone subcollinari sono estesamente coltivati vite e alberi da frutta (mandorli, peschi e albicocchi).
Le comunicazioni tra i due versanti avvengono per le vallate; quelle con l'interno della Francia a mezzo delle linee ferroviarie Parigi-Nancy-Strasburgo, Parigi-Basilea, di altre secondarie e del canale navigabile dalla Marna al Reno passante per la depressione del colle di Saverne. Centri abitati di discreta importanza sono Cirey, Saint-Dié, Baccarat, Rambervillers, Remiremont, Épinal, Molsheim, Gérardmer, Thaun.