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VOSGI

di Luchino Franciosa - Enciclopedia Italiana (1937)
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VOSGI (A. T., 32-33-34)

Luchino Franciosa

Catena montuosa della Francia orientale che, con direzione SO.-NE., si stende per circa 250 km., tra il colle di Saverne a N., il passo di Belfort a S., l'altipiano triassico lorenese e le colline argillose dei Faucilles a O., la pianura alsaziana a E.

I Vosgi, con la Foresta Nera germanica di cui sono perciò il contrapposto geografico quasi perfetto, hanno tratto la propria origine daì sollevamenti ercinici dell'era primaria, che le sedimentazioni giurassiche e cretaciche avrebbero ricoperto in un primo tempo e in cui successivamente, a seguito dell'erosione delle acque e del contraccolpo dei sollevamenti alpini, si sarebbe aperta la vallata del Reno. Nell'insieme i Vosgi formano uno dei più notevoli sollevamenti di cui le maggiori elevazioni si riscontrano nella parte meridionale ove culminano a 1426 m. nel ballon de Guebviller (Alti Vosgi), mentre a N. degradano fino a 400 m. (Bassi Vosgi). Tutte le più alte cime sono costituite da rocce cristalline (graniti e gneis) intorno a cui si appoggiano altre rocce di transizione, giacimenti varî triassici, ma principalmente strati di arenaria rossa i quali a O. formano una lunga striscia che si allarga in prossimità della pianura renana e che in alcuni punti raggiunge persino 500 m. di spessore.

Il clima è abbastanza rigido, specie nell'inverno, sugli Alti Vosgi; si attenua molto, per quanto umido e piovoso, sul versante lorenese e si mantiene piuttosto continentale sul versante alsaziano. Le precipitazioni variano dai 500 mm. nelle bassure ai 1500 sulle zone montuose, dove è abbastanza frequente la caduta della neve tra l'ottobre e l'aprile. Le acque si raccolgono nei numerosi corsi d'acqua i quali sul versante occidentale (Moselle, Vologne, Meurthe fra i principali) sono meno impetuosi e meno torrenziali di quelli del versante orientale che scendono al Reno (Thur, Fecht, Bruche).

Per quanto scarse e difficili siano le comunicazioni interne, i Vosgi costituiscono, in complesso, una regione discretamente favorevole allo sviluppo economico e all'insediamento umano, di cui fattori principali sono l'utilizzazione delle magnifiche foreste di faggi e di abeti e lo sfruttamento dei numerosi corsi d'acqua per la forza motrice: segherie, filande, ebanisterie, fabbriche di tessuti sono sorte numerose nei dintorni e nelle vallate, dove maggiormente sono concentrate le abitazioni permanenti e dove si sviluppa la vita e l'attività delle popolazioni. Importante è anche l'industria del caseificio che poggia su un ricco allevamento bovino e ovino il quale trova largo sussidio di alimentazione nelle belle e vaste praterie. Nelle vallate e sugli altipiani è diffusa la coltura dei cereali che si spinge nelle zone più elevate con la segale e l'avena; nelle zone subcollinari sono estesamente coltivati vite e alberi da frutta (mandorli, peschi e albicocchi).

Le comunicazioni tra i due versanti avvengono per le vallate; quelle con l'interno della Francia a mezzo delle linee ferroviarie Parigi-Nancy-Strasburgo, Parigi-Basilea, di altre secondarie e del canale navigabile dalla Marna al Reno passante per la depressione del colle di Saverne. Centri abitati di discreta importanza sono Cirey, Saint-Dié, Baccarat, Rambervillers, Remiremont, Épinal, Molsheim, Gérardmer, Thaun.

Vedi anche
Alsazia (fr. Alsace, ted. Elsass) Regione storica della Francia (ca. 8200 km2 con 1.817.000 ab. nel 2006), fra le pendici dei monti Vosgi a O e il corso del fiume Reno a E, compresa nei dipartimenti Haut-Rhin e Bas-Rhin. È una grande pianura alluvionale, con un ciglione di alti terrazzi; sui pendii si trovano ... Mosella (fr. Moselle; ted. Mosel) Fiume dell’Europa centrale (545 km; bacino di 28.033 km2), che bagna la Francia nord-orientale, la Germania occidentale e il Lussemburgo. Nasce nel versante occidentale dei Vosgi, dai fianchi del Ballon d’Alsace, e descrive complessivamente un grande arco (dapprima verso NO, ... Francia Stato dell’Europa centro-occidentale; abbraccia quasi interamente la regione geografica francese, compresa fra i Pirenei a S, la parte più accidentata ed elevata della catena alpina a SE, la valle del Reno a NE e il mare sugli altri lati: l’oceano Atlantico a O, il Canale della Manica a N e il Mediterraneo ... Saona (fr. Saône) Fiume della Francia (492 km; bacino di 29.908 km2), affluente del Rodano. Scaturisce a O dei Vosgi, verso Vioménil, tra la Mosa e la Mosella, e scorre dapprima verso SO, in una regione di colline calcaree, poi sul fondo dell’antico Lago della Bresse. A Verdun-sur-le-Doubs accoglie le acque ...
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    (fr. Vosges; ted. Vogesen) Rilievo montuoso della Francia orientale, che, con direzione SO-NE, si estende per circa 250 km tra il Colle di Saverne a N e il Passo di Belfort a S, l’altopiano triassico lorenese e le colline argillose dei Faucilles a O, e infine la pianura alsaziana a levante. Le maggiori ...
Vocabolario
alsaziano
alsaziano agg. e s. m. (f. -a). – Dell’Alsazia, regione compresa tra i Vosgi e il Reno, nella Francia di nord-est: la pianura a., la popolazione a.; abitante o nativo dell’Alsazia. Polli a., razza di polli dell’Alsazia e della Renania;...
stefaniano
stefaniano agg. e s. m. [der. del nome della città fr. di Saint-Étienne («Santo Stefano»), nel dipartimento della Loira]. – In geologia stratigrafica, piano sommitale del periodo carbonifero superiore (era paleozoica) caratterizzato da...
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