Veltróni, Walter. - Uomo politico italiano (n. Roma 1955). Impegnato fin da giovane nell'attività politica quale militante della Federazione giovanile comunista, eletto deputato nel 1987, è stato tra i protagonisti della nascita del Partito democratico della sinistra (1991), segretario dei Democratici di sinistra (1998-2001), sindaco di Roma (2001-08), segretario del Partito democratico (2007-09).
Iscritto al PCI dal 1975, nel 1983 entrò a far parte del comitato centrale del partito. Sostenitore del passaggio dal PCI al PDS (1991), ha diretto il quotidiano l'Unità (1992-96). Deputato dal 1987, è stato vicepresidente del Consiglio dei ministri e ministro per i Beni culturali e ambientali nel primo governo Prodi (maggio 1996-ott. 1998). Nel novembre 1998 è stato eletto segretario dei Democratici di sinistra (DS), la nuova formazione politica sorta nel febbraio e comprendente, oltre al PDS, la Federazione laburista, i Comunisti unitari, i Cristiano-sociali ed esponenti della sinistra repubblicana. Ha conservato la guida del partito fino al giugno 2001 quando, in seguito alla sua elezione a sindaco di Roma (maggio), si è dimesso dalla carica. Deputato europeo dal 1999 al 2004, non si è ricandidato alle elezioni politiche del maggio 2001. È stato nuovamente sindaco di Roma dal 2006 al 2008, quando si è dimesso per candidarsi alle elezioni politiche nelle liste del Partito democratico (PD), del quale è stato il segretario dal momento della costituzione (ott. 2007) fino alle sue dimissioni (febbr. 2009). Nel 2006 è stato nominato Cavaliere di Gran Croce.
Oltre ad alcuni saggi (tra cui Governare da sinistra, 1997, Forse Dio è malato. Diario di un viaggio africano, 2000, L'inizio del buio, 2011, Roma. Storie per ritrovare la mia città, 2019, e Odiare l'odio, 2020), V. ha pubblicato i romanzi: Senza Patricio (2004), La scoperta dell'alba (2006), Noi (2009), Quando cade l'acrobata, entrano i clown (2010), L'isola e le rose (2012) e Ciao (2015). Nel 2013 è tornato a scrivere di politica con il pamphlet E se noi domani. L'Italia e la sinistra che vorrei e l'anno successivo ha esordito come regista con Quando c'era Berlinguer, insignito del Nastro d'argento 2015 al miglior documentario, cui hanno fatto seguito nel 2015 I bambini sanno, fotografia dell'Italia attraverso i racconti dei bambini, e uno degli episodi del film corale Milano 2015, mentre è del 2017 il docufilm Indizi di felicità. Nel 2018 ha diretto il documentario Tutto davanti a questi occhi sulla shoah e nel 2019 il film C'è tempo. Tra i suoi romanzi più recenti si citano La quarta buona ragione per vivere. 101 film che fanno bene all'anima (2014), Quando (2017) da cui nel 2022 ha tratto l'omonima pellicola cinematografica, Assassinio a Villa Borghese (2019), Buonvino e il caso del bambino scomparso (2020), C'è un cadavere al Bioparco (2021), La scelta (2022) e Buonvino tra amore e morte (2023). Nel 2020 V. ha ricostruito nel docufilm Il concerto ritrovato lo storico concerto tenuto nel 1979 a Genova da F. De Andrè e la Premiata Forneria Marconi; è dello stesso anno il saggio Labirinto italiano. Viaggio nella memoria di un Paese, mentre tra i suoi saggi più recenti si segnalano, entrambi nel 2021, la biografia di S. Modiano Tana libera tutti e Il caso Moro e la Prima Repubblica, nel 2022, la raccolta Storie che parlano di noi. Cronache del bene e del male e il testo La più bella del mondo. La Costituzione raccontata a ragazze e ragazzi; Non arrendiamoci (con M.M. Zuppi, a cura di E. Camurri, 2023).