inizio 20°), che si estende per circa 3 km in direzione est-ovest, collega il Campidoglio al Lincoln Memorial, attraverso la meta intermedia dell’obelisco del Washington Monument: un percorso rettilineo che, oltre a caratterizzare il cuore urbano di W., accoglie lungo la sua estensione una reflecting pool (651 × 51 m) e molti dei numerosi musei della città. Notevoli dal punto di vista istituzionale e architettonico quelli che dipendono dalla Smithsonian Institution (National gallery of art, sede neoclassica di J.R. Pope, con l’East Building di I.M. Pei del 1978; Hirshhorn museum and sculpture garden, 1974; National air and space museum, 1976, di Hellmuth, Obata & Kassabaum; National museum of American Indian, 2004, di Venturi, Scott Brown and Associates ecc.). Tra gli altri musei: Corcoran gallery of art (1869); American film institute (1973, di Hardy, Holzman, Pfeiffer ass.); National museum of women in arts (1981); United States holocaust memorial museum (1993, di J.I. Freed) ecc. Tra le istituzioni culturali di W. merita particolare menzione la Library of Congress, istituita nel 1800 in seno al Campidoglio per fornire i libri necessari al Congresso (dal 1897 con una sede propria, aperta al pubblico dal 1950). Architettonicamente rilevanti anche le sedi delle varie ambasciate (per es., l’Ambasciata di Germania, di O.M. Ungers, 1995). Il Vietnam veterans memorial (1981-83, M. Lin) è tra i più notevoli interventi monumentali nella città; gli si contrappone il realismo del Vietnam women’s memorial (1993, G. Goodacre).
Conferenza di W. Riunitasi sotto la presidenza americana dal novembre 1921 al febbraio 1922, diede luogo a tre trattati che mettevano fine alla corsa agli armamenti navali e davano un assetto stabile alla situazione politico-militare nel Pacifico.
Trattati di W. Il primo, del 1867, fu concluso fra gli USA e la Russia che, trovando sempre più difficile sostenersi in Alaska, la cedette, dietro compenso in denaro, al governo di W. insieme alle isole Aleutine.
Nel 1871 la Gran Bretagna e gli USA si accordarono per sottoporre a un arbitrato la cosiddetta questione dell’Alabama (che insieme ad altre 12 navi britanniche aveva recato danni a navi americane nel corso della guerra civile). La sentenza arbitrale, emessa a Ginevra il 14 settembre 1872 riconobbe agli USA un indennizzo di 15.500.000 dollari in oro.
Il 16 giugno 1897 fu stipulato il trattato fra gli USA e i rappresentanti delle isole Hawaii, i quali firmarono l’atto di annessione delle loro isole alla repubblica federale.
Nel 1903, con il trattato detto anche di Hay-Banau Varilla, dal nome dei due negoziatori principali, Panamá cedette agli USA, per 10 milioni di dollari, il terreno necessario alla costruzione del canale; gli USA garantivano l’indipendenza della nuova repubblica.
Il 6 gennaio 1909, il negoziato fra gli USA, Colombia e Panamá, portò la Colombia a riconoscere l’indipendenza di Panamá, che consentiva a pagare alla Colombia 2 milioni e mezzo di dollari come quota parte del debito pubblico colombiano.