Museo d'arte moderna statunitense fondato a New York nel 1931 dalla scultrice G. Vanderbilt Whitney con lo scopo di creare uno spazio autonomo dedicato alle espressioni artistiche nazionali contemporanee; inizialmente con sede nel Greenwich Village, si è trasferito nel 1966 a Madison Avenue, nell’Upper East Side, in un edificio progettato da M. Breuer e, dal 2015, nel Meatpacking District, in una struttura di vetro e acciaio realizzata da R. Piano che offre uno spazio espositivo di oltre 60.000 metri quadri. Il fondo museale ospitato nel Whitney Museum comprende 21.000 opere d’arte (pitture, sculture, stampe, disegni, fotografie, video, installazioni) realizzate da 3000 artisti statunitensi nel XX e XXI secolo, a documentare l’intero percorso dell’arte contemporanea USA: praticamente tutti gli artisti significativi sono rappresentati. Il fondo originario della collezione raccolta da Vanderbilt Whitney, inizialmente di circa 600 opere, è andato arricchendosi nel corso del tempo, grazie ad acquisizioni e donazioni, con opere di artisti quali P. Bacon, G. Bellows, S. Davis, C. Demuth, M. Dwight, E. Hopper, Yasuo Kuniyoshi, R. Marsh, J. Sloan e A. Calder. Il museo è sede dell'omonima, prestigiosa Biennale.