Hogarth, William
Il quadro come palcoscenico, i personaggi come attori
I dipinti e le incisioni dell'inglese Hogarth sono come scene di romanzi che si animano, articoli di giornali che prendono vita, rappresentazioni teatrali fissate con la pittura: raccontano i vizi e le virtù della società inglese del Settecento, esprimendo giudizi di valore e rivelando le idee dell'artista sul suo mondo
William Hogarth, nato a Londra nel 1697 e vissuto nella capitale fino al momento della sua morte nel 1764, aveva idee molto chiare sull'arte. L'arte doveva raccontare la vita contemporanea in Inghilterra, indurre negli spettatori comportamenti responsabili, dare guadagno agli artisti ed essere utile alla società. A Hogarth si deve la creazione di un genere di pittura che rappresenta le vicende della sua epoca in un modo che attira, fa riflettere e sorridere e, al tempo stesso, induce un giudizio critico e morale: insomma una pittura satirica, come sono satiriche le vignette di critica politica sui giornali.
I soggetti scelti da Hogarth per i suoi quadri si allontanano dalla tradizione della pittura religiosa (quadri con Sacre famiglie o Crocifissioni importati soprattutto dall'Italia) e si rivolgono invece agli abitanti di Londra: giovani con poca voglia di lavorare, mendicanti, imbroglioni, candidati alle elezioni, commercianti, scommettitori, ma anche bravi apprendisti e benefattori.
Sono questi i protagonisti di un avvincente racconto che può svolgersi in un solo grande quadro oppure nel corso di più tele, come in un dramma teatrale che rappresenti una vicenda dal principio alla conclusione. Per questo troviamo titoli come La carriera di un libertino, La carriera di una prostituta, Il matrimonio alla moda. Sembrano titoli di romanzi e inducono nello spettatore una identificazione nei personaggi, nelle loro disgrazie o nei loro successi, e l'idea che un comportamento morale e un saggio uso della libertà possono portare al benessere e all'agiatezza. Un grande amico di Hogarth era lo scrittore Henry Fielding, l'autore di Tom Jones, un romanzo di grande successo pubblicato nel 1749, dove si narrano le avventure di un trovatello adottato, generoso e impulsivo, che ne passa di tutti i colori prima della lieta fine della sua storia.
Che Hogarth si consideri uno scrittore ‒ o un regista teatrale ‒ che comunica con le immagini lo dimostra il suo autoritratto ovale, in cui si raffigura appoggiato su tre libri di letteratura: le opere di Shakespeare, il massimo scrittore di teatro, i poemi seicenteschi di John Milton, i romanzi di Swift, autore di I viaggi di Gulliver, un altro racconto satirico sulla società.
Hogarth è celebre anche come incisore e stampatore e per la capacità di commercializzare le stampe dei suoi quadri più noti, con moderno spirito di impresa, modificando il suo stile a seconda del pubblico aristocratico o popolare a cui le stampe erano dirette. Era insomma molto abile nella promozione del suo lavoro, con metodi che anticipano la moderna pubblicità; a lui si deve anche una petizione al Parlamento per una legge che vietava di riprodurre a stampa opere d'arte senza il consenso dell'autore (legge Hogarth). Fu inoltre attivo nella beneficenza, sostenendo ospedali e organizzando esposizioni a favore dei bambini abbandonati.
Tutto il suo interesse era concentrato su uomini e donne nella società. Dipingeva i volti dei suoi servitori e quello del capitano benefattore Thomas Coram con occhio illuminista, che osserva cioè alla luce della ragione le tante varietà della natura umana e le tracce che il carattere e gli scontri con il mondo lasciano sull'aspetto degli esseri viventi.
L'esperienza di Hogarth nel disegno e nella stampa è considerata importante nello sviluppo dei moderni linguaggi di comunicazione grafica e il suo nome compare anche nelle storie della vignetta satirica, della caricatura e del fumetto. Una sua divertente incisione del 1754, Falsa prospettiva, è riprodotta in molti libri (anche di scienza) per illustrare gli inganni delle illusioni ottiche e l'importanza di saper usare bene gli strumenti della rappresentazione visiva per comunicare messaggi corretti.