Collettivo di scrittori provenienti dalla sezione di Bologna degli artisti facenti parte del Luther Blisset Project (1994-99), denominatosi Wu Ming (“senza nome” oppure “cinque nomi”) Foundation e composto da cinque autori: Roberto Bui (n. 1970, Wu Ming 1), Giovanni Cattabriga (n. 1974, Wu Ming 2), Luca Di Meo (1964-2023, Wu Ming 3, distaccatosi distaccatosi dal gruppo nel 2008), Federico Guglielmi (n. 1973, Wu Ming 4) e Riccardo Pedrini (n. 1964, Wu Ming 5, uscito dal gruppo nel 2016). Il loro programma letterario è centrato su una narrativa radicale in grado di dare vita a storie complesse e articolate in cui lo scrittore analizza attraverso approcci diversificati i fatti descritti e il contesto storico-sociale in cui essi si svolgono; il saggio New italian epic (2008) di Wu Ming 1 ben illustra il punto di vista del collettivo nei confronti di molte opere letterarie, soprattutto romanzi storici, scritte in Italia fra il 1993 e il 2008, in cui prevalgono un approccio allegorico, una visione metaforica, una funzione transmediale e una capacità di raccontare storie alternative che si dipartono in varie direzioni rispetto alla realtà fattuale. Tra i romanzi del collettivo si citano: 54 (2002), in cui si intrecciano tre storie ambientate nel 1954; Manituana (2007), la cui azione si dipana nel 1775, ai tempi delle “guerre indiane” combattute dalla nazione irochese; Altai (2009), narrazione ambientata tra il 1569 e il 1571 che riprende alcuni personaggi già apparsi in Q, romanzo storico del collettivo Luther Blisset pubblicato nel 1999 e finalista al Premio Strega; L'armata dei sonnambuli (2014), la cui storia si svolge all'epoca della rivoluzione francese, rappresentata come una rivolta guidata dal basso in cui spiccano le violenze e le credenze fantastiche di un popolo irrequieto, e nella quale le vicende narrate si fanno teatro e spettacolo. Tra le opere collettive va segnalato anche il singolare Grand River (2008), diario di un viaggio in Canada nei luoghi in cui si rifugiarono i sopravvissuti della nazione Mohawk. Nella vasta produzione del collettivo, che spazia dalla saggistica al fumetto, dagli audiolibri alle sceneggiature, si distinguono anche alcune opere individuali o scritte a quattro mani, quali: Havana glam (2001), di Wu Ming 5, storia reale e fantascientifica a un tempo; New thing (2004), di Wu Ming 1, ambientato nel mondo del jazz; Previsioni del tempo (2008), di Wu Ming 3 e Wu Ming 5, sul problema dello smaltimento dei rifiuti illeciti; The old new thing: a free jazz anthology (2007), di Wu Ming 1, audiolibro antologico sul jazz radicale; Stella del mattino (2008), di Wu Ming 4, che ha come protagonisti tre giovani letterati, R. Graves, J.R.R. Tolkien e C.S. Lewis, a confronto con il tenente colonnello T.E. Lawrence, più famoso come Lawrence d'Arabia; Cent'anni a Nordest. Viaggio tra i fantasmi della grande guerra (2015), di Wu Ming 1. Numerose anche le opere edite nel 2016: L'invisibile ovunque, drammatica testimonianza contro la guerra, Il sentiero luminoso di Wu Ming 2, Ms Kalashnikov di Wu Ming 5 con F. Tosarelli e Un viaggio che non promettiamo breve. 25 anni di lotte No Tav di Wu Ming 1; tra le pubblicazioni più recenti vanno citate Proletkult (2018), a firma del collettivo, La macchina del vento (2019), La Q di Qomplotto (2021) di Wu Ming 1 e il romanzo collettivo UFO 78 (2022).