Pseudonimo della scrittrice cinese Yang Chengye (n. Pechino 1914 - m. 1995), nota soprattutto per un romanzo di grande successo, Qingchun zhi ge ("Canto di giovinezza", 1958), storia, in parte autobiografica, della formazione intellettuale e politica di una giovane donna nella Cina degli anni Trenta. Se ne trasse anche una versione cinematografica.