Compositore giapponese (n. Koriyama 1929). Esponente di spicco nella ricerca di un linguaggio musicale contemporaneo maturato all'interno della cultura orientale, nelle sue composizioni ha fatto spesso ricorso a testi classici e strumenti tradizionali, senza escludere le esperienze della musica elettronica.
Abbandonati gli studi di medicina, si è dedicato alla musica tradizionale giapponese e alla composizione. Dal 1951 ha preso parte alle prime ricerche di musica sperimentale e concreta nel suo paese, con T. Takemitsu e altri. Ha viaggiato spesso in Europa, Australia, Canada e negli Stati Uniti, dove si è stabilito nel 1981 come docente di composizione presso la University of California di San Diego (fino al 1994, poi prof. emerito), mantenendo, tuttavia, stretti rapporti con il Giappone. Y. ha proposto una rilettura della tecnica dodecafonica adeguata all'estetica giapponese e, partendo dall'esperienza del teatro nō, si è impegnato in una riflessione sulla percezione orientale del tempo e dello spazio, esposta in saggi come: Gendai ongaku: toki no toki ("Musica moderna: tempo del tempo", 1978); Taidanshū: ongaku no kosumorojīe ("Dialoghi: verso una cosmologia musicale", 1982); Gendai ongaku to nō ("Musica moderna e nō", 1986). Tra i suoi lavori ricordiamo: la serie Projection (1955-79), Cosmos Haptic I (1957), Time of orchestral time (1976), Nine levels by Zeami (1988, su commissione dell'IRCAM di Parigi), Cosmos Haptic III - Empty sky (1990), Responsorium (1995, contributo di Y. al Requiem der Versöhnung, in collab. con L. Berio e altri), Projection (1996), il Concerto per violino (1996), Cosmic solitude per orchestra (1997, da Hälfte des Lebens di F. Hölderlin), Good night per pianoforte (2003), Lullaby for Rena per pianoforte (2005); Music for Marimba per marimba e Rambling Tuba per tuba (2006); Aki (Autumn) e Kaze (Wind) per coro (2006); Four Imaginary Landscapes from Basho per violino e pianoforte e Five Haiku from Buson per voce e strumenti (2007). Ha composto anche colonne sonore e musica elettronica.