Pittore (Parigi 1900 - Woodbury, Connecticut, 1955). Imbarcatosi nella marina mercantile nel 1918, T. fu nell'America Meridionale e in Africa. Tornato in Francia, dopo il servizio militare, si stabilì a Parigi dove fu particolarmente vicino a J. Prévert. Nel 1923 un quadro di G. De Chirico, esposto alla galleria P. Guillaume, suscitò in lui la decisione di dedicarsi alla pittura. Vicino al gruppo surrealista, T., pur partecipando a diverse manifestazioni del gruppo, rimase un isolato; nel 1939 si stabilì definitivamente negli USA, ottenendo nel 1948 la cittadinanza statunitense. La pittura di T. è sempre pervasa da un senso angoscioso del mistero e della solitudine: dal dipinto Genesi, del 1925, dove compaiono figure umane, che nelle opere successive diventano sempre più fantomatiche, quasi impronte lasciate in un universo disidratato, fatto di oggetti di allucinante realtà, eppure irriconoscibili nel mondo esterno, al suo ultimo dipinto, La moltiplicazione degli archi (New York, Museum of modern art), terminato poco prima di morire, un paesaggio immenso dove sotto un cielo cupo si addensano miriadi di forme pietrificate.