Nome di varî personaggi biblici, tra i quali emerge il profeta Z., undicesimo nella serie dei profeti minori. Di stirpe sacerdotale, nato in Babilonia durante l'esilio, si trasferì in Palestina insieme ai rimpatriati, animato come loro da propositi di restaurazione nazionale. Iniziò nel 520 a. C. la sua predicazione, promuovendo la ripresa dei lavori per la ricostruzione del tempio di Gerusalemme, di cui vide probabilmente il compimento nel 516. n Il libro di Z. si divide in due parti. La prima (capp. 1-8) ha due sezioni, di cui una (capp. 1-6) si riferisce all'anno 520 e contiene otto visioni notturne, relative alle aspettative del regno messianico; l'altra (capp. 7-8) si riferisce al 518 e sviluppa il concetto che Dio ricerca giustizia e bontà anziché digiuno da chi vuole esser degno dell'instaurazione messianica. La seconda parte del libro (capp. 9-14) è notevolmente diversa dalla prima e contiene due discorsi profetici. Delle due parti del libro, la prima (capp. 1-8) è attribuita senza diffficoltà dai critici a Z., mentre la seconda è ritenuta per lo più seriore e non unitaria.