Scrittore polacco (Kamionka Wołoska, Rawa, 1825 - Parigi 1896). Prese parte alla rivolta dei contadini galiziani del 1846, scontando poi due anni di prigione; visse in seguito tra Vienna e Parigi. Pubblicò tra il 1851 e il 1858 numerosi romanzi storici, tra i quali emerge Murdelio (1852-53), e racconti tratti dalla vita contemporanea (Wnuczęta "I piccoli nipoti", 1855; Bajronista, 1857, ecc.), utili documenti di un mondo in rapida trasformazione sociale e morale; tornò poi in tarda età al romanzo storico con Abraham Kitaj (1886) e Olbrachtowi rycerze ("I cavalieri di Olbracht", 1889), l'uno e l'altro interessanti, più che per forza evocativa, per l'esattezza con cui sono ricostruiti i due periodi nei quali essi sono ambientati, rispettivamente il regno di Giovanni III Sobieski e la fine del secolo 15º.