pronunzio
s. m. Prelato che nella gerarchia della Chiesa cattolica svolge le funzioni di nunzio apostolico in una nazione straniera. ◆ Legato a prelati potenti come William Baum, suo predecessore in [...] nunzio apostolico in Ecuador, incarico quest’ultimo svolto dal 1979 al 1986. Il 14 agosto dello stesso anno la nomina ad arcivescovo di Gaeta, Chiesa che ha guidato fino all’aprile 1997. (Marcello Caliman, Avvenire, 19 gennaio 2008, p. 17, Catholica ...
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ambrosiano
ambroṡiano agg. e s. m. [dal lat. eccles. Ambrosianus, der. di Ambrosius «Ambrogio»]. – 1. agg. a. Di sant’Ambrogio, vescovo di Milano nel sec. 4°, e del rito da lui istituito (detto appunto [...] , con impronte stilistiche orientali, specialmente nei lunghissimi vocalizzi; chiesa a., la chiesa che è sotto la giurisdizione dell’arcivescovo di Milano, e, in senso specifico, quella che conserva la liturgia a., la quale differisce in alcune parti ...
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madre di tutte le veglie
loc. s.le f. La veglia pasquale, la più importante veglia liturgica del cattolicesimo. ◆ Singolare Veglia di una notte singolare. Veglia, madre di tutte le Veglie, durante la [...] del Sabato santo). (Osservatore romano, 17 aprile 2001, p. 5) • Stasera, alle ore 22,30, in cattedrale, l’arcivescovo mons. Salvatore Gristina presiede la Veglia pasquale, madre di tutte le veglie, per celebrare la Resurrezione del Signore. Secondo ...
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specialita
specialità (ant. spezialità, spezialtà, spezieltà) s. f. [dal lat. tardo specialĭtas -ātis (der. di specialis «speciale»), sull’esempio del fr. spécialité]. – 1. L’essere speciale; natura [...] argomento. 7. ant. Locuz. avv. in specialità: a. In speciale rappresentanza: Simoneta scrisse che pensava di mandar l’arcivescovo di Rosano in sua specialità (Sarpi). b. Specialmente: molte cose ... disse e dimolte domandò ... e in ispezieltà chiese ...
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metropolia
metropolìa s. f. Nella Chiesa cattolica, struttura organizzativa risultante dal coordinamento di due o più diocesi contigue, dette suffraganee. ◆ Cambia la geografia delle diocesi siciliane. [...] il prezzo dell’estrema vicinanza con la metropolia di Palermo. (Repubblica, 3 dicembre 2000, Palermo, p. VII) • L’arcivescovo di Pesaro Piero Coccia oggi sarà in Inghilterra, a St. Albans, per incontrare il vescovo anglicano Christofer Herbert. St ...
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nappa
s. f. [lat. mappa (per la dissimilazione della m, cfr. nespolo)]. – 1. Mazzetto di fili (di seta, lana, ecc.) che, legato all’estremità di un cordone, o sull’orlo di un drappo, ecc., serve come [...] es., trenta nappe, quindici per lato, ornano il cappello rosso di cardinale; venti nappe, dieci per lato, ornano quello verde di arcivescovo. 2. Usi estens.: a. N. della coda, lo stesso che fiocco della coda, la parte terminale crinita della coda dei ...
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diocesi
dïòceṡi s. f. [dal gr. διοίκησις, propr. «amministrazione», der. di διοικέω «amministrare», passato in lat. nella forma dioecēsis]. – 1. Nell’antichità: a. Amministrazione, e più particolarm. [...] delle quali il vescovo della sede più importante, o più illustre, o più antica, ha una funzione di presidenza sulle altre col titolo di metropolita o arcivescovo; per le d. suburbicarie, situate cioè nei dintorni di Roma, v. suburbicario, n. 1. ...
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metropolita
s. m. [dal lat. tardo metropolita, gr. μητροπολίτης, der. di μητρόπολις «metropoli»] (pl. -i). – Nella Chiesa latina, arcivescovo di una diocesi metropolitana, con giurisdizione sui vescovi [...] della provincia (che sono detti suffraganei). Nella Chiesa ortodossa, dignitario che occupa un grado intermedio tra il patriarca e gli arcivescovi. ...
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provincia
provìncia s. f. [dal lat. provincia, di etimo incerto] (pl. -ce o -cie). – 1. a. Nell’antichità romana, originariamente, qualsiasi territorio, in Italia o fuori, nel quale l’autorità fosse [...] giornale di provincia. 3. P. ecclesiastica, l’insieme di più diocesi (dette comprovinciali o suffraganee) alle quali è preposto un arcivescovo o metropolita, che è di regola il vescovo della più antica o più importante di esse (sede arcivescovile o ...
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gabinetto
gabinétto s. m. [dal fr. cabinet, dim. di cabine: v. cabina]. – 1. a. In generale, qualsiasi piccola stanza di uso riservato, quali erano negli antichi palazzi alcuni vani, talvolta riccamente [...] decorati, destinati a studio, guardaroba, spogliatoio o ripostiglio: mentre l’arcivescovo se ne stava a studiare in un g. segreto, ecco si vide dinanzi agli occhi l’amico (Segneri); [Gertrude] fu condotta nel g. della principessa, per essere, sotto ...
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Di regola, il vescovo di un’archidiocesi o diocesi metropolitana. Il titolo oggi non corrisponde sempre, come in antico, all’importanza di una diocesi, in quanto esso può essere portato anche da vescovi di archidiocesi non metropolitane (per...
Ecclesiastico tedesco (n. 1116 circa - m. Könnern 1192), vescovo di Naumburg-Zeitz (1148), fu eletto, con l'aiuto di Federico Barbarossa, arcivescovo di Magdeburgo (1152). Appoggiò l'imperatore nella lotta contro Alessandro III e negoziò, a...