tic
s. m. – 1. Voce di formazione onomatopeica, imitativa di un rumore non forte, ma rapido e secco: il tic di una goccia che cade; spesso in unione con altra voce simile: il tic tac dell’orologio (v. [...] psichiche varie, fino all’alienazione; nella terminologia medica scient. è nota come sindrome di Gilles De La Tourette (dal nome del neurologo fr. G. Gilles De La Tourette, 1857-1904, che la descrisse). b. fig. Gesto, atto, locuzione o frase ...
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riso2
riso2 s. m. [lat. rīsus -us, der. di ridēre «ridere»] (pl. le risa). – 1. La facoltà di ridere: il r. è, con il linguaggio, proprio ed esclusivo dell’uomo; il canto degli uccelli ... è dimostrazione [...] cose della natura che hanno un aspetto ridente: il r. della primavera, del cielo, dei fiori; Ciò ch’io vedeva mi sembiava un riso De l’universo (Dante); ne’ campi ove splenda Più vago il giorno e di natura il r. (Leopardi). 4. letter. Sorriso: Con sì ...
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cittadino2
cittadino2 s. m. (f. -a) [uso sostantivato dell’agg.]. – 1. a. Chiunque abita in città o risiede in una determinata città: i c. di Venezia, di Palermo; c. operosi, pacifici, tranquilli; spesso [...] : d’ogni altro ricchissimo c. che allora si sapesse in Italia (Boccaccio); Poi ch’Amor femmi un cittadin de’ boschi (Petrarca); si compiea l’anno che questa donna era fatta de li c. di vita eterna (Dante). 2. a. Chi appartiene a uno stato (cioè a una ...
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sottovia
sottovìa s. m., meno com. f. [comp. di sotto- e via2] (pl. i sottovìa o le sottovìe). – 1. Nelle costruzioni stradali, manufatto, appartenente alla categoria dei ponti, che serve ad assicurare [...] importante. 2. Ant. o region. la locuz. prep. o avv. di sottovia, sotto: diligentemente cercando scorpioni pe’ fessi de’ muri e di sottovia de’ vasi di creta e di legno (Baretti); fig., con valore avv., di nascosto, senza farsi scorgere, sottomano. ...
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vaudeville
〈vodvìl〉 s. m., fr. [prob. alteraz. di vaudevire o vau-de-vire, dal nome geografico Vau de Vire, perché nella valle di Vire (Bassa Normandia) al principio del sec. 16° sarebbero state cantate [...] certe canzoni satiriche contro il giogo straniero]. – 1. Canzone popolare, generalmente satirica, affermatasi in Francia nel Settecento, anche all’interno di un particolare spettacolo teatrale. 2. Commedia ...
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parterre
‹partèer› s. m., fr. [comp. di par e terre, propr. «per terra»]. – Voce in uso anche in Italia (dove si pronuncia talvolta all’italiana, partèrre) con varî sign.: 1. Il complesso delle aiuole, [...] platea o, più propriam., dei posti in piedi. Parterre de rois («platea di re»), espressione enfatica usata talvolta in di un pubblico di eccezione: ieri sera all’Opera c’era un p. de rois. b. La parte più bassa delle gradinate di uno stadio sotto le ...
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vedere
vedére v. tr. [lat. vĭdēre] (pres. indic. védo [letter. véggo, ant. o poet. véggio], védi [ant. véi, vé’], véde, vediamo [ant. o poet. veggiamo], vedéte, védono [letter. véggono, ant. o poet. [...] Dopo l’esequie, errar vede il suo spirto Fra ’l compianto de’ templi Acherontei (Foscolo); vedere con gli occhi della mente; mi , per estens., a libri, ecc., venire pubblicato, apparire. m. Nell’uso fam., vedersela brutta (meno com. nera), trovarsi ...
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nascimento
nasciménto s. m. [der. di nascere], ant. o letter. – Il nascere, la nascita, in senso proprio: e ’l loco e ’l tempo e ’l seme Di lor semenza e di lor nascimenti (Dante); Nasce l’uomo a fatica, [...] estens.: il n. del mondo, del sole, del giorno; da questo nacque ... il n. e lo augumento di molte città (Machiavelli); i n. de’ fiumi e la generazion de’ metalli (Galilei); un fondo terroso, idoneo al n. e alla nutrizione delle piante (Spallanzani). ...
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covo
cóvo s. m. [der. di covare]. – 1. a. Lo stesso che covile (di animali): il c. della lepre, del serpente; un c. di gufi. b. tosc. Cesta o altro luogo preparato appositamente per la cova. c. Locuzioni: [...] sovversivi, di terroristi; più genericam., uscire dal proprio c., non uscire mai dal c., dalla propria stanza, dal luogo ove si sta abitualmente rinchiusi; anche fig.: O Severino, de’ tuoi canti il nido, Il c. de’ tuoi sogni io ben lo so (Carducci). ...
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grande
agg. [lat. grandis]. – Quando è premesso al sostantivo che determina, può avere l’elisione davanti a vocale (con grand’impegno, una grand’emozione), mentre davanti a consonante, e anche davanti [...] ; con la negazione serve spesso ad attenuare un giudizio negativo: lo spettacolo non m’è parso gran cosa; questa minestra non è un gran che (v. anche come agg.: per l’operazioni de’ cittadini grandi e popolani grassi (M. Villani). Grande di Spagna, ...
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De Silva, Diego. – Scrittore e giornalista italiano (n. Napoli 1964). Autore di romanzi tradotti in diversi lingue, di racconti e di sceneggiature cinematografiche e televisive, collabora con il quotidiano Il Mattino. Dal romanzo del 2001 Certi...
Uomo politico italiano (Casale Monferrato 1884 - Roma 1959); decorato al valore nella guerra 1915-18, fu tra i promotori del fascismo piemontese. Deputato dal 1921, fu uno dei quadrumviri della marcia su Roma e successivamente comandante generale...