diritto
1. MAPPA Il DIRITTO è un insieme ordinato di norme, variabili da tempo a tempo e da popolo a popolo, che prescrivono o vietano determinate azioni e comportamenti; queste norme hanno lo scopo [...] , i principi del d.; il d. romano, germanico; il d. vigente in Italia). dirittodiritti civili
diritti dell’uomo, della persona
diritti e doveri del cittadino
diritto d’autore
diritto di asilo
diritto di precedenza
diritto di voto
spettare di diritto ...
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romano1
romano1 agg. e s. m. (f. -a) [lat. Romanus]. – 1. a. Di Roma, come città e stato del mondo antico: la storia r.; la repubblica r., l’impero r.; il popolo r., la popolazione r. (v. anche S.P.Q.R.); [...] e anche tipo particolare di questo carattere; diritto r., il diritto di Roma nella sua evoluzione storica, dalle origini Come sost., abitante, cittadino di Roma antica, appartenente al popolo romano: un R., una Romana, le guerre tra Romani e ...
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diritto2
diritto2 (ant. dritto) s. m. [uso sostantivato dell’agg. prec.]. – 1. In senso ampio, nel linguaggio letter. (non quindi come termine tecnico del linguaggio giur.), ciò che è giusto, o è sentito [...] principî, il concetto del d.; la codificazione del d.; il d. romano, il d. germanico, il d. intermedio; il d. vigente in man, da cui anche il fr. droits de l’homme), i diritti fondamentali (libertà di parola e di stampa, di organizzazione politica e ...
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greco-romano
grèco-romano agg. – Che si riferisce ai Greci e ai Romani: periodo g.-r., il periodo della storia, dell’arte, della letteratura greca in cui la Grecia fa parte dell’Impero romano (dal 30 [...] a. C. all’età di Costantino o a quella di Giustiniano); diritto g.-r., il diritto bizantino, in quanto rappresenta uno sviluppo del dirittoromano in ambienti di cultura greca. Con sign. più ampio, il mondo g.-r., il mondo classico; la religione ...
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ius
s. neutro lat. (propr. «diritto»), usato in ital. al masch. – Parola usata anche in contesti italiani per indicare, in tono più enfatico e solenne, il diritto (cfr. la forma italianizzata giure). [...] o speciali istituti o particolari consuetudini del dirittoromano e medievale: ius civile, nel linguaggio giur. romano, il diritto di tutto un popolo e, senz’altra aggiunta, del popolo romano; ius gentium «diritto delle genti» (v. gente2, n. 2 a ...
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pregiudìzio (ant. pregiudìcio) s. m. [dal lat. praeiudicium, comp. di prae- «pre-» e iudicium «giudizio»]. – 1. Nel dirittoromano, azione giuridica precedente al giudizio, e tale da influire talvolta [...] cioè comprometta l’esecuzione di una eventuale decisione favorevole del giudice competente; spec. in frasi del tipo: senza p. dei miei diritti; senza p. di terzi; in p. di, con riferimento ad azione giudiziaria, civile o penale, proposta a carico di ...
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maesta
maestà (letter. ant. maiestà, maiestade, maiestate) s. f. [dal lat. maiestas -atis, der. di maior «maggiore»]. – 1. Gravità nobile e solenne, autorità, grandezza che una cosa ha in sé o nell’aspetto, [...] , per la formula più completa crimen laesae maiestatis: v. anche crimenlese), in origine, nel dirittoromano, ogni delitto contro la maestà del popolo romano e dei suoi magistrati, in seguito ogni delitto contro regnanti, principi, signori feudali e ...
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pauliano
agg. [dal lat. tardo Paulianus]. – Che si riferisce al giurista romano Iulius Paulus (2° sec. d. C.): azione p. (nel dirittoromano actio pauliana), in diritto civile, lo stesso che azione revocatoria [...] (v. revocatorio) ...
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volgare1
volgare1 (ant. vulgare) agg. [dal lat. vulgaris, der. di vulgus «volgo»]. – 1. non com. Del volgo, degli strati socialmente, culturalmente ed economicamente inferiori della popolazione: usi, [...] latino v., gli storici del diritto chiamano diritto v. il diritto così come è applicato in pratica (in contrapp. non tanto a legislazione, a diritto scritto, quanto a diritto ufficiale), e in partic. chiamano dirittoromano v. quello che, in molte ...
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libello
libèllo s. m. [dal lat. libellus, dim. di liber «libro»]. – 1. ant. Libretto, volume di piccola mole: nel proemio che precede questo l. (Dante, con riferimento alla Vita nuova). 2. Nel linguaggio [...] della locuz. l. famoso (cioè infamatorio), con cui un tempo s’indicava nei processi criminali, a somiglianza del dirittoromano, qualsiasi atto scritto o stampato, pubblicato anonimo o sotto falso nome, nel quale si attribuivano a taluno azioni turpi ...
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diritto romano in Dante
Filippo Cancelli
Tra le tesi opposte, entrambe esagerate, di chi vede in D. un giurista e di chi lo fa ignaro affatto delle fonti giuridiche - naturalmente per cognizione diretta, ché, come si sa, citazioni derivazioni...
Insieme delle norme giuridiche che regolavano la società romana antica. Il d.r. fu riordinato dall'imperatore Giustiniano nel Corpus iuris civilis. Le compilazioni di Giustiniano raccolsero l'eredità più importante del d.r., ma tali raccolte...