grillino
s. m. e agg. Seguace e sostenitore di Beppe Grillo; di Beppe Grillo. ◆ «Ora finalmente abbiamo anche una sede, alle Gavette – aggiunge Eva Provedel, neo-laureata in scienza delle comunicazioni, [...] col suo movimento centrista, antagonista a Pier Ferdinando Casini, sparigliatore dell’attuale bipolarismo, dall’ i giustizialisti e i nemici giurati della Casta, i grillini in prestito e i girotondini di ritorno, i fanatici dell’associazionismo e i ...
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grillonauta
s. m. e f. Chi si collega e naviga nel sito telematico di Beppe Grillo. ◆ il leader dell’Udc [Pier Ferdinando Casini] non si farà intimidire dal «vaffa» che impera e informa di aver già denunciato [...] che combatte più battaglie del generale Patton durante la seconda guerra mondiale. Così «il generale delle battaglie sociali», come spiegano i grillonauti nostrani, è sceso in piazza, l’8 settembre scorso, per il V-Day. Ora ecco le Associazioni, per ...
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politique politicienne
loc. s.le f. inv. La politica dei politici di professione. ◆ questa volta la destra non si batte sul piano della politique politicienne come nel ’95, è «un corpo a corpo nella [...] parole della politique politicienne e si passerà ai fatti, decidendosi a fare i conti con la realtà. (Marco Tarquinio, Avvenire, 6 marzo 2004 dove ci sono due opposizioni, come dice [Pier Ferdinando] Casini, una moderata e riformista e una populista ...
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pseudo-buonista
(pseudo buonista), agg. Che sembra mostrare un eccesso di benevolenza, di buonismo. ◆ Dieci giorni fa i suoi legali sono andati a trovare Giulio Andreotti per annunciargli che la Procura [...] Torinosette, p. 5) • E se da [Antonio] Di Pietro arriva la bocciatura per un «discorso papista e pseudo-buonista», [Pier Ferdinando] Casini è cauto e il suo [Bruno] Tabacci in Aula spiega perché: «Non posso votare la fiducia a questo governo, perché ...
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Mastellopoli
s. f. inv. Situazione di confusione e scandalo politico legato al cambio di maggioranza realizzato da Clemente Mastella e da altri politici a lui vicini. ◆ Crolla Mastellopoli e la nave [...] e imprevedibile di quanto pensassimo. Insieme all’amico [Pier Ferdinando] Casini avevamo capito fin da un anno fa che Francesco] Cossiga la nave dell’Udr sarebbe finita comunque sugli scogli». (R. I., Stampa, 20 gennaio 1999, p. 4, Interno) • [tit.] ...
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inciucista
s. m. e f. e agg. Chi o che tende all’inciucio, al compromesso poco trasparente. ◆ Sullo sfondo tutti gli altri, gli intransigenti per il no alla guerra «senza se e senza ma» e gli inciucisti [...] marzo 2004, p. 17, Commenti) • [Romano] Prodi e tutti o quasi i leader dell’Unione sono d’accordo nel dire che, una volta riconosciuto, con il Socialismo tricolore, verrebbe da dire. E qui [Ferdinando] Adornato contesta duramente la tesi del [Silvio] ...
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bomba2
bómba2 s. f. [voce onomatopeica, come il lat. bombus «rumore sordo»; cfr. anche bombo1]. – 1. Involucro cavo, carico di esplosivo, munito di dispositivo di scoppio; a seconda dell’uso specifico [...] : amicizia a prova di b.; corpo di mille bombe!, esclamazione scherz. ormai in disuso. Re Bomba, nomignolo dato popolarmente a Ferdinando II re delle Due Sicilie, in seguito al bombardamento di Messina da lui ordinato nel settembre 1848 per reprimere ...
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sopraffare
(ant. soprafare) v. tr. [comp. di sopra- e fare] (io sopraffàccio o sopraffò, tu sopraffài, egli sopraffà, ecc.; gli altri tempi, coniug. come fare). – 1. a. Vincere, battere un avversario [...] , piegare ai proprî voleri con la violenza o la prepotenza: s. i deboli; non riuscirà a s. anche noi; mi son lasciato sopraffare una dolore, dal sonno; morì per uno catarro repentino Ferdinando, sopraffatto più da’ dispiaceri dell’animo che dall’età ...
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fiorentino
agg. e s. m. [lat. Florentīnus, agg. di Florentia «Firenze»; cfr. la forma latineggiante Fiorenza del nome della città, frequente nell’uso poet. (anche in Dante) e in quello dialettale di [...] – 1. agg. Di Firenze, capoluogo della Toscana: i colli f.; parlata, pronuncia fiorentina. In accezioni specifiche: in India in epoca non ben nota e acquistato nel 1601 da Ferdinando di Toscana, fu portato poi da Francesco di Lorena a Vienna ...
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cattolico
cattòlico agg. e s. m. [dal lat. tardo catholĭcus, gr. καϑολικός «universale», der. di καϑ’ὅλου «universalmente»] (pl. m. -ci). – 1. Propr., universale: tiene questa gente [i Peripatetici] [...] 1497 dopo la conquista di Granata a Isabella regina di Castiglia e Léon e a Ferdinando V re d’Aragona, passato poi ai re di Spagna loro successori. Anche come sost.: i c. di tutto il mondo; essere un buon c., un cattivo c.; Vecchi cattolici, gruppo ...
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Figlio naturale (1431-1494) di Alfonso V re d'Aragona, divenne re nel 1458. Procedette a un efficace ordinamento amministrativo, cercando di togliere forza al baronaggio e sostenendo i diritti degli ordini non privilegiati. Dette anche un impulso...
Figlio primogenito (Vienna 1793 - Praga 1875) dell'imperatore Francesco I (II come imperatore del Sacro Romano Impero) e della sua seconda moglie Maria Teresa di Napoli; ancora vivo il padre fu riconosciuto (1830) re d'Ungheria. Nel 1835 divenne...