cognizione cognizióne s. f. [dal lat. cognitio -onis, der. di cognoscĕre «conoscere», part. pass. cognĭtus], letter. – 1. Il conoscere e la cosa stessa conosciuta: la c. del bene e del male, del vero; [...] suoi ribaldi, ai quali ... bastava una c. più superficiale del luogo (Manzoni). Con determinazioni, in filosofia: c. oggettiva; c. sintetica, analitica. 2. Facoltà di conoscere, come capacità di apprendere e valutare la realtà circostante: perdere ... Leggi Tutto

neorealismo s. m. [comp. di neo- e realismo]. – 1. Movimento filosofico, sorto tra la fine dell’Ottocento e gli inizî del Novecento, che, pur con diversità di singole posizioni e interpretazioni, tende [...] a rivalutare l’esistenza obiettiva del reale, contro il soggettivismo della filosofia idealistica; si è sviluppato particolarmente in Inghilterra (con G. E. ’estremo di una narrazione accentuatamente analitica, risolta nella descrizione di personaggi ... Leggi Tutto

individuazione individuazióne s. f. [der. di individuare; lat. mediev. individuatio -onis]. – 1. L’atto, il fatto di individuare, nei varî sign. del verbo; l’individuarsi, l’essere individuato: i. della [...] colpevole; i. delle cause di un fenomeno. 2. Nella psicologia analitica, processo d’i., quello mediante il quale il soggetto giunge tutto il genere umano (inconscio collettivo). 3. In filosofia, principio d’i. (in lat., principium individuationis), ... Leggi Tutto

persuasione persuaṡióne s. f. [dal lat. persuasio -onis, der. di persuadere «persuadere»]. – 1. a. Il persuadere, l’atto, il modo, il metodo del persuadere: in ciascuna maniera di sermone lo dicitore [...] forza di persuasione. In psicoterapia, tecnica non analitica basata essenzialmente sulla conversazione razionale tra medico e intera, che Geltrude non osò proferire una parola (Manzoni). In filosofia, il concetto di «persuasione» è affine a quello di ... Leggi Tutto